Psicologia

L'adolescenza vista da un adolescente

Articolo di Nicole D'Alessandro -

Secondo l’enciclopedia Treccani l’adolescenza è “un periodo particolarmente problematico dell’esistenza”, e come dargli torto? È quel periodo che va dai 12 anni ai 19 anni in cui nessuno capisce veramente chi è, il periodo in cui ci poniamo così tante domande neanche fossimo in uno di quei quiz televisivi a tempo. Forse in realtà succede proprio perché ci rendiamo conto che effettivamente il tempo passa e che prima o poi ci troveremo catapultati in quella fantomatica età adulta piena di responsabilità e decisioni da prendere. Ammettiamolo, diventare adulti fa paura, ma neanche l’adolescenza è una passeggiata.

CORPO

Sembra sempre di essere in contrasto con tutti, ma prima di tutto ci si sente in contrasto con se stessi e con il proprio corpo, quanti adolescenti conoscete che non cambierebbero neanche una singola parte del loro aspetto? E di certo il cambiamento fisiologico non aiuta a sentirsi in pace con quel riflesso che cambia in continuazione e che ci rende difficile farci capire quale sia la nostra vera immagine. Questo cambiamento però è inevitabile: deve trasformare il corpo di un bambino in un corpo in grado di riprodursi. È una trasformazione che dovrebbe avvenire in tutti gli individui ma non sempre con gli stessi tempi e nelle stesse forme, sono tanti i fattori che causano queste differenze: innanzitutto il genere, il corpo delle bambine cambierà in modo diverso da quello dei bambini, i quali sentiranno anche la propria voce diventare piano piano più profonda; e da fattori esterni, come per esempio l’alimentazione.

MENTE

Come se tutto questo non bastasse in questo periodo avvengono anche sviluppi nelle cellule del cervello, i cambiamenti più significativi riguardano il “sistema limbico” che è l’area responsabile del piacere, delle emozioni e del sonno (una parola che durante la notte sembra sconosciuta agli adolescenti) e la “corteccia prefrontale”, l’area che si occupa delle decisioni, organizzazione, controllo e pianificazione del futuro…Ed ecco qui che arriva una parola che ci spaventa: “futuro”. È proprio nell’adolescenza che iniziamo a sviluppare un senso critico, possiamo dire che iniziamo a capire come ragionare e pensare a modo nostro, a costruirci delle identità, iniziamo a compiere decisioni che influenzeranno le nostre azioni e a capire che ciò che facciamo ha delle conseguenze, basti pensare alla scelta della scuola superiore.

RELAZIONI CON IL MONDO

Iniziamo a costruirci dei valori ma per farlo abbiamo bisogno di interagire con altri individui che vanno dai genitori, ai professori, ma più di tutto ai coetanei, con quest’ultimi iniziamo a confrontarci, iniziamo a scambiare opinioni, ma più di tutto iniziamo a costruire dei legami più consapevoli. Legami che inevitabilmente ci consentono di metterci in discussione: tenere ad una persona prevede ascoltare ciò che ha da dire, conoscere ciò che pensa di te; alcuni legami mettono a nudo le nostre fragilità e tutto questo ci porta ad una maggiore consapevolezza non solo su chi siamo, ma anche su come è fatto il mondo intorno a noi. Capire come pagare le bollette sarà una vera fatica, ma accorderete con me nel dire che seppure essere adolescenti sia davvero bello non è facile come sembra.

Sitografia:

enciclopedia online Treccani

studenti.it

issalute.it