I disturbi del comportamento alimentare

Articolo di Giada Mastrangeli


I disturbi alimentari consistono in disfunzioni del comportamento alimentare finalizzati al controllo del peso corporeo, a danno della salute fisica e psicologica.

Questi si basano su un pensiero ossessivo sul cibo, una percezione distorta del proprio corpo, abbinati a un’autostima molto bassa e altamente influenzata dall’immagine corporea e quindi dall’ago della bilancia.

Solitamente insorgono in età adolescenziale e principalmente nel sesso femminile, probabilmente per la diffusione di un ideale di bellezza basato sulla magrezza e ovviamente incrementato dai social network.

In questi ultimi, infatti, si sono venuti a creare degli spazi virtuali dove vengono celebrate l’anoressia (PRO-ANA) e la bulimia (PRO-MIA), dove praticamente si condividono regole rigide di comportamento, per le quali risulta difficile restare all’interno dei gruppi, si discute di calorie e diete dimagranti, con l’unico obiettivo di non prendere peso.

Le persone che soffrono di un disturbo alimentare hanno ripercussioni anche sulle proprie capacità relazionali, problemi nello svolgimento di normali attività e difficoltà emotive; possono essere associati anche a disturbi psichiatrici (come depressione, disturbi ossessivi-compulsivi, disturbi d’ansia…).

Non è semplice riconoscere questi disturbi, chi ne soffre raramente chiede aiuto perché se ne vergogna o perché non riesce a identificarli, perciò spesso sono le persone care che riescono a cogliere particolari segnali e identificano un problema da approfondire, il quale dovrà essere trattato con un approccio terapeutico multidisciplinare (dietologi,psicologi…).



Esistono vari DCA che si distinguono in base al rapporto con l’alimentazione:


ANORESSIA, una persona anoressica, per quanto magra, vede il suo corpo sempre grasso e inizia con una dieta a controllare il suo peso e le calorie, per arrivare a saltare i pasti e abusare di medicinali come lassativi e diuretici. L’anoressia può causare gravi conseguenze al corpo, portando in casi estremi addirittura alla morte.


BULIMIA, questo disturbo è caratterizzato da un’esasperata assunzione di cibo (abbuffata) alla quale segue il pentimento e tentativi di espellere gli alimenti ingeriti, attraverso vomito autoindotto, medicinali o attività fisiche strenue.


DISTURBO DA ALIMENTAZIONE INCONTROLLATA, consiste nella consumazione di grandi quantità di cibo, anche in assenza di fame, arrivando a sentirsi spiacevolmente pieni e portando la persona ad essere in sovrappeso o addirittura all’obesità.


Fonti: apc.it e my-personaltrainer.it, e le immagini da pixabay.