Il Laboratorio è impegnato nell’accompagnare le realtà associative del territorio all’interno del processo di riqualificazione urbana del Comparto R5, organizzando incontri per far emergere i bisogni e comprendere quali risorse poter attivare, terreno su cui costruire e rafforzare le reti collaborative territoriali. Essendo soggetti capaci di rilevare le necessità del quartiere, la loro collaborazione può fare la differenza nell’incidere sui problemi emergenti. Inoltre il ruolo del Laboratorio è quello di abilitare le realtà associative locali, sostenendole nei loro percorsi di strutturazione e aiutandole ad individuare le progettualità da sviluppare, che potrebbero essere inserite nella fase di Co-progettazione e successivamente attivate nei nuovi spazi che si apriranno a seguito dei lavori di riqualificazione.
Co-programmazione:
Nel periodo tra settembre e dicembre 2023 il LabSU ha coordinato e facilitato il processo di Co-programmazione, indetto dal Dipartimento Politiche Sociali e Salute di Roma Capitale, svolto presso l’I.C. Melissa Bassi in Via dell’Archeologia 139. La serie di incontri programmatici sono stati volti alla definizione di una metodologia condivisa per l’individuazione e l’analisi dei bisogni e delle esigenze delle persone che abitano all’interno del quartiere di Tor Bella Monaca ed in particolare del Comparto di edilizia residenziale pubblica R5 e a trovare risposte efficaci e condivise finalizzate al miglioramento della qualità della vita del territorio, oggetto degli interventi.
Il tavolo di Co-programmazione prevedeva la partecipazione alle associazioni iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore ma è stato aperto anche a realtà non ancora regolarizzate, riconoscendo il loro lavoro sul territorio, fondamentale per il processo di rigenerazione urbana del Comparto R5.
Il percorso partecipativo, coordinato dal LabSU, dall’Amministrazione Capitolina e dalle Istituzioni Pubbliche del territorio, con gli Enti del Terzo Settore e gli Enti pubblici, è stato organizzato in sottogruppi tematici per meglio approfondire le tematiche oggetto della procedura di particolare complessità.
Sottotavoli di co-programmazione:
Tavolo 1 – Casa e spazio pubblico
Tavolo 2 – Povertà lavorativa, benessere e salute
Tavolo 3 – Povertà sociale, educativa e culturale
In ogni tavolo si è proceduto ad una attenta analisi dei bisogni e delle criticità del territorio in riferimento alle tematiche di approfondimento dei singoli sottotavoli e ad una mappatura dell’offerta pubblica e privata di servizi ed opportunità già attivi nel contesto territoriale. In questo senso si può affermare come gli Enti del Terzo Settore, le Istituzioni pubbliche come i Servizi sociali del Municipio VI e della ASL, le Scuole, l’Università di Tor Vergata, le Chiese e le altre realtà presenti, sono i protagonisti nell’azione quotidiana di valorizzazione sociale, educativa e culturale del quartiere di Tor Bella Monaca e svolgono un ruolo cruciale nel coinvolgimento degli abitanti.
Le realtà associative, diffuse in maniera capillare sul territorio, e con un contatto più diretto con gli abitanti, si configurano come i soggetti più in grado di ricomporre i bisogni e le esigenze degli abitanti e di dare un quadro più attento all’offerta di servizi disponibili sul territorio e a quelli mancanti. Un loro coinvolgimento può consentire di costruire un’analisi e mappatura territoriale più reale e coerente, utile all’Amministrazione per programmare interventi di maggiore qualità e rispondenti alle esigenze che emergono dal territorio. Inoltre sono fondamentali per la definizione di strategie finalizzate a favorire l’inclusione sociale, la riduzione delle disuguaglianze, un accesso più ampio ai servizi, lo sviluppo economico del territorio attraverso l’attivazione di percorsi orientati all’occupazione, alla promozione culturale che possa favorire l’integrazione e l’emancipazione dei soggetti più deboli.
Dall’analisi dei bisogni e delle criticità emerge come il territorio e, in particolare il Comparto R5, sia caratterizzato da emarginazione sociale, disoccupazione, detenzione domiciliare, disagio minorile, dispersione scolastica e basso livello di istruzione, donne con figli a carico e conseguente difficoltà di conciliare vita-lavoro, alto tasso di invalidità e disabilità, assistenzialismo, gap digitale, bisogno di formazione professionale e orientamento al lavoro, sfiducia verso le istituzioni.
Si riscontra inoltre come, nonostante la quantità di realtà che contribuiscono alla vitalità e al sostegno degli abitanti, ci sia una carenza di luoghi strutturati per accogliere momenti di incontro e relazione, di aree verdi pubbliche attrezzate, sicure ed accessibili, per il gioco dei bambini o per l’aggregazione dei giovani e degli adulti.
Il processo di Co-programmazione ha prodotto delle mappe partecipative in cui far emergere necessità, risorse locali e nuove progettualità da poter attivare nei nuovi spazi che verranno riqualificati dagli interventi materiali. Tra i tanti servizi e azioni necessari per il territorio e per il Comparto R5, emersi dagli incontri, vi sono il Portierato sociale, un Polo Unico per lavoro e formazione, un Presidio Sanitario, un Appartamento pedagogico, un Tavolo Permanente di monitoraggio, Cooperative di comunità.
Di seguito le Relazioni finali del processo di Co-programmazione e i Book con le mappe dei bisogni e delle azioni divise per sottotavoli di approfondimento.