LA TARANTOLA
Il Ragno Lupo e le credenze popolari
A cura di Leonardo Melchionda
A cura di Leonardo Melchionda
Phylum: Arthropoda;
Classe: Arachnida;
Ordine: Araneae;
Famiglia: Lycosidae;
Nome: Lycosa tarentula (Linnaeus, 1758).
Molto si è detto, si è scritto, ha ispirato romanzi, addirittura il mondo del cinema ha esagerato per lei, la mostruosa tarantola, il ragno gigante da piazzare in un bel film horror, ecc., ma, la leggenda più bella e particolare, si narra, nelle credenze popolari del Meridione d’Italia ed in particolare della Puglia.
Infatti, questo ragno lupo, che ha preso il suo nome dalla città di Taranto in Puglia, dove probabilmente ha le sue origini, è famoso, perché, secondo le leggende popolari, il suo morso provocava crisi epilettiche e pazzia, e l’unico rimedio era una danza purificatrice “La Tarantella”, ballo locale Pugliese, noto anche col nome di “Pizzica”. Di vero ovviamente nella leggenda c’è ben poco, ma è la leggenda che più si avvicina a questo splendido ragno mediterraneo, ed ancora oggi sono diffuse nel nostro paese espressioni del tipo: stai un po’ fermo sembri un “tarantolato”, oppure, che ti ha morso la tarantola, riferito soprattutto a bambini molto vivaci o irrequieti.
La Tarantola (Lycosa tarentula), è un ragno lupo di dimensioni vistose in confronto ad altre specie presenti dalle nostre parti, per cui sicuramente di grande effetto, ma non esageratamente grande. Su questo particolare, vorrei sfatare tante credenze popolari non legate al ballo appena citato, infatti, nell’immaginario generale, la tarantola, è un ragno gigante, molto peloso, nei film addirittura dall’aspetto terrificante e letale, niente di più falso, i ragni giganti tropicali sono false tarantole, come ad esempio le Migali, la vera tarantola, non ha nessun legame con queste credenze o messe in scena, tranne per il fatto che gli hanno rubato il nome, attribuendolo a questi grossi ragni tropicali per furore mediatico, come del resto succede anche con un altro ragno famoso “La Vedova Nera”, sempre rappresentata dai media come un grande e grosso ragno peloso, quando in realtà lei è di dimensioni come o poco più grande di un seme di pisello.
La nostra vera e nostrana Tarantola (Lycosa tarentula), appartiene alla famiglia Lycosidae, per cui è un ragno lupo, le sue dimensioni sono di circa 60 - 70 mm comprese le zampe, non tesse tele per catturare le sue prede, scava una tana nel terreno profonda una ventina di centimetri, tana che poi viene tappezza di seta, nella quale si apposta in attesa che nelle vicinanze passi qualche sfortunata preda (insetti o altri artropodi), ma come gli altri ragni lupo, può attaccare le sue prede anche sul terreno o nella vegetazione bassa, forte della sua eccezionale sensibilità (sente qualsiasi impercettibile movimento altrui) e velocità, dell’eccellente vista, dalla sua forza (trattasi di ragno abbastanza robusto), e del suo micidiale veleno.
Il veleno della tarantola non è letale per gli esseri umani, ma il suo morso è molto doloroso, personalmente, permettetemi una battuta, penso che questo sia un’altro motivo legato alla leggenda popolare Pugliese, perché, il forte dolore dovuto al morso o in dialetto locale “pizzico” della tarantola potrebbe incentivare lo stimolo a danzare o fare salti di dolore che può trasformarsi in tarantella o pizzica. ;-)
Testo e foto: Leonardo Melchionda
(Articolo originariamente pubblicato nell’aprile 2010 sul Blog del Team ARGOD non più on-line, l'articolo attuale potrebbe aver subito piccole variazioni o aggiornamenti).