Bella ma spietata
(La Coccinella)
A cura di Leonardo Melchionda
A cura di Leonardo Melchionda
Phylum: ARTROPODI;
Classe: INSETTI;
Ordine: COLEOTTERI;
Famiglia: COCCINELLIDI.
Tutti conoscono questo piccolo insetto, tutti ammirano i suoi colori e la sua bellezza, la sua eleganza. Vista con simpatia la coccinella è considerata spesso come simbolo di fortuna, ma, pochi sanno che la coccinella è un killer spietato e vorace, la sua natura è uccidere e divorare, sia da adulta che in fase larvale.
Dietro un'aspetto carino ed apparentemente innocuo, si nasconde uno dei predatori più spietati della natura, un'insetto killer nato per uccidere, infatti, le larve, predano altri artropodi (afidi, coccidi, acari ecc.), che vengono afferrati e succhiati ancora vivi senza pietà, lasciando solo le carcasse svuotate, gli adulti, invece, pur avendo la stessa dieta, non succhiano le vittime, ma li divorano ancora vivi masticandoli pian piano con le loro potenti mandibole, curandosi di non lasciare niente, nemmeno una briciola della vittima. Bella ma spietata, la furia assassina della coccinella raggiunge livelli molto alti, vista la sua voracità che aumenta sempre più con la crescita, voracità tanto elevata al punto che spesso arrivano anche al cannibalismo.
La natura però ha le sue leggi, e spesso anche un famigerato predatore può divenire di colpo preda, per questo la coccinella ha anche le sue armi di difesa, infatti, oltre alla sua corazza scivolosa che può difenderla dagli attacchi di altri piccoli animali, è in grado di emettere una sostanza tossica e repellente, oltre al fatto di avere un sapore sgradevole segnalato dalla sua livrea rossa o gialla ben visibile, come per dire ad animali più grossi (uccelli, rettili ecc.), mangiami e ti pentirai di averlo fatto.
La coccinella è un insetto diffuso in tutto il mondo, viene considerato un insetto utile, proprio perché predatore di molti dei parassiti che infestano le piante coltivate dall’uomo, per questo amica del contadino, amica del coltivatore, ed impiegata nella lotta biologica.
Testo e foto: Leonardo Melchionda
(Articolo originariamente pubblicato nell’agosto 2011 sul Blog del Team ARGOD non più on-line, l'articolo attuale potrebbe aver subito piccole variazioni o aggiornamenti).