Atterigoti
A cura di Leonardo Melchionda
A cura di Leonardo Melchionda
Gli insetti che fanno parte di questa sottoclasse sono i più primitivi, perché atteri (cioè senza ali), inoltre, non subiscono mute né metamorfosi (ametaboli), praticamente, dall’uovo nasce un piccolo individuo simile all’adulto, ne differisce solo per le dimensioni più piccole, poi man mano che cresce, raggiunge le dimensioni dell’adulto senza particolari cambiamenti. La loro costituzione pur primitiva presenta una struttura particolare, per la presenza di un appendice addominale biforcuta (forcula), normalmente ripiegata sotto il corpo, la quale permette all’insetto di saltare col suo rapido movimento, tipo una molla. Questi insetti vivono in ambienti umidi e con scarsa luce, sotto terra, sotto pietre e sassi, cortecce, nelle fessure dei muri, nelle cartiere, nell’humus ecc.
Fanno parte degli Atterigoti gli ordini dei: *Dipluri, *Proturi, *Collemboli e Tisanuri.
Tra gli Atterigoti i più noti sono: il pesciolino d’argento (Lepisma saccharina), appartenente all’ordine dei Tisanuri, rivestito di squame argentee, questo insetto, frequenta le abitazioni nelle quali è molto facile trovarlo fra le carte, i libri, ecc., e dove, si ciba di materiali amidacei; nella foto, invece, un suo stretto cugino, la Ctenolepisma lineata; poi ancora, ricordiamo, la pulce d’acqua (Podura aquatica), provvisto di forcula che gli permette di saltare e di nuotare, quest’insetto, di minuscole dimensioni, vive sulla superficie di paludi e stagni, riunito in sciami, dove si ciba di rifiuti e polline; infine, ricordiamo il collembolo (Sminthurus viridis), di aspetto simile ad una pulce è provvisto anch’esso di forcula posteriore, insetto, molto noto e indesiderato nell'ambiente agricolo, dove può causare danni, specialmente nelle serre.
*Nei nuovi testi di entomologia si attribuisce agli Atterigoti solamente l’ordine dei Tisanuri, essendo gli altri ordini, Collemboli, Proturi, Dipluri, molto diversi tra loro vengono classificati a parte come "Entognati".
Visto che i nuovi testi di entomologia non sono affini tra loro, infatti, gli autori spesso hanno opinioni differenti, non concordi tra loro e non accettate universalmente, il sottoscritto, mantiene per adesso la classificazione tradizionale.