Mimetismo
A cura di Leonardo Melchionda
A cura di Leonardo Melchionda
Il mimetismo è un sistema molto raffinato, sfruttato dagli insetti, animali o altri organismi, di imitare (mimare) un altro organismo o lo sfondo ambientale allo scopo di trarne vantaggio per la sopravvivenza.
I tipi di mimetismo sono molti, possono essere visivi, uditivi, olfattivi ecc., come pure sono molteplici gli scopi del mimetismo.
Quando si parla di mimetismo, si pensa immediatamente al “camouflage”, al camuffamento, infatti, un tipo di mimetismo molto diffuso è il “mimetismo criptico” o più correttamente “criptismo”, generalmente di tipo visivo, nel caso specifico degli insetti o altri animali ha lo scopo sia di difesa che di vantaggio predatorio. Infatti, alcuni animali usano il mimetismo criptico per nascondersi dai predatori, confondendosi con l’ambiente che li circonda, cambiando colore, imitando foglie, ramoscelli, ecc., ma lo stesso metodo viene utilizzato anche da alcuni predatori per tendere dei veri e propri agguati alle prede.
Foto esempio di mimetismo ambientale, criptismo:
Quando parliamo invece di mimetismo nel vero senso della parola, viene detto “mimetismo fanerico”, in questo caso, un animale (detto mimo) imita, mima un animale di un altra specie (detto modello). In questo tipo di mimetismo rientra il famoso “mimetismo batesiano” e il “mimetismo mulleriano” (dai rispettivi nomi degli studiosi W. Bates e F. Muller). Un esempio di mimetismo batesiano è quando un insetto o un altro animale in realtà di natura innocua o indifesa, imita un altra specie pericolosa (aggressiva, velenosa o repellente), per ingannare o scoraggiare eventuali predatori. Invece il mimetismo mulleriano, è quando più specie velenose o repellenti si imitano a vicenda condividendo gli stessi colori. Ci sarebbe poi un altro tipo controverso di mimetismo, detto “mimetismo mertensiano” (in onore dello studioso R. Mertens), dove, viceversa, un animale velenoso imita una specie innocua.
Foto esempio di mimetismo fanerico/batesiano:
La differenza tra mimetismo criptico e mimetismo fanerico è palese, nel primo caso l’animale cerca di non essere visibile e passare inosservato, nel secondo caso invece, l’animale vuole avere un alta visibilità (aposematismo), a scopo intimidatorio, come a dire ad un eventuale predatore: “occhio che sono pericoloso”, anche se in realtà innocuo, infatti, generalmente le specie velenose presentano colori sgargianti, come il rosso, l’arancione e il giallo, colori ben visibili e ben impressi nella memoria dei predatori.
Testo e foto: Leonardo Melchionda