Artropodi
A cura di Leonardo Melchionda
A cura di Leonardo Melchionda
Gli Artropodi sono animali invertebrati provvisti di uno scheletro esterno (esoscheletro), contenente “Chitina” (una sostanza organica azotata, talvolta impregnata di sali minerali e sostanze coloranti) e di zampe articolate, letteralmente, infatti, il termine "artropode" significa "piedi articolati". L’esoscheletro essendo rigido viene rinnovato per l’accrescimento, questo fenomeno è detto muta.
Alcune classi di artropodi sono acquatiche, quindi dispongono di branchie, altre sono adattate alla vita terrestre e respirano tramite un sistema di canali ramificati detti trachee. La riproduzione è esclusivamente sessuata, rare sono le forme ermafrodite, frequenti quelle partenogenetiche. Quindi una riproduzione generalmente ovipara, ma in alcuni casi ovovivipara. Molte specie attraversano una o più fasi larvali prima di diventare adulti, queste fasi prendono il nome di metamorfosi.
Gli artropodi rappresentano il gruppo più ricco di specie di tutto il regno animale, essi si suddividono un due grandi gruppi: i Chelicerati e gli Antennulati, i primi hanno sul capo due sole paia di appendici chiamate cheliceri e pedipalpi, esempio gli Aracnidi, i secondi impropriamente detti anche Mandibolati hanno sul capo quattro o cinque paia di appendici cefaliche, antennule-antenne-mandibole-mascelle, esempio Crostacei, Miriapodi e Insetti. Di tutti gli artropodi solo gli insetti od esapodi (sei zampe) hanno le ali.
Appartengono al Phylum degli Artropodi quattro Classi: Aracnidi, Crostacei, Insetti e Miriapodi.