Il pensiero per il momento attuale dal nostro Dario IZ7UAE

Abbiamo voluto riportare qui sul nostro sito, questo articolo pubblicato da Dario IZ7UAE, su sua concessione così come è stato pubblicato sulla rivista per radioamatori "QTC", organo ufficiale dell'associazione nazionale U.R.I., per sottolineare lo stato d'animo di molti radioamatori in questo particolare momento storico.

Buona lettura.

Un saluto, l’entrata in un QSO piccolo o grande che sia, una prova di trasmissione, è la voce di un Radioamatore che va dal tacco alle alpi e nelle isole dello stivale, dell’Italia tutta e oltre, fino a travalicare le frontiere non solo della nostra penisola ma anche i confini di tante altre nazioni.

Ecco i confini, sappiamo che ci sono, ma per un Radioamatore quelle sono solo righe disomogenee tracciate su una carta geografica, linee che delimitano e confinano i popoli, ognuno nel proprio fazzoletto di terra; per noi è una sfida non per venti di guerra, ma a raggiungere una voce di qualcuno sempre più lontano, per chiamarlo amico, nonostante la lingua differente e una cultura e un pensiero diversi che però accomunano tutti i Radioamatori: conoscere il proprio interlocutore, fare proprio quel piccolo momento di condivisione, in un saluto uno scambio di abbracci virtuali ma fraterni e una QSL a riprova di quell’attimo piacevole, in una lingua differente.

Il mondo è impazzito, le persone non si riconoscono come fratelli, a volte penso che ci dovrebbero essere più Radioamatori perché il mondo possa diventare migliore così da riconoscere il prossimo non come un luogo da conquistare, ma come un posto da visitare e condividere e avere la possibilità d’effettuare una verticale con un Radioamatore che non hai ancora conosciuto, non è un’occasione per sfidare a singolar tenzone il prossimo, ma un’emozione che cresce in te, un’emozione di piacere, sia che il Radioamatore sia a 7 chilometri da te o a 70.000.

Quello che sta accadendo in Ucraina mi fa riflettere, vedo tutto attraverso gli occhi di un Radioamatore che è quello che sono, un OM è di per se apolitico, quindi anche se ognuno di noi ha la propria opinione a proposito di tanti e svariati argomenti, argomenta per la pace non per la guerra; quando colleghiamo l’Ucraina o la Russia vorremmo sapere quale parco è stato costruito in nome della pace e tantissimi altri argomenti, ma di certo non dove sono i combattimenti, quanti i deceduti, quanti missili hanno raggiunto la città, dove hanno colpito: questi argomenti, queste parole, per tutti i Radioamatori del mondo, sono stilettate nel cuore.

Vorremmo fare un ponte radio per le comunicazioni di una gara podistica, un rally, non certo, per le emergenze, come accadde per il terremoto in Abruzzo, per rimanere in casa nostra, cerchiamo l’acquisizione di vari Diplomi, l’effettuazione di contest, con tutto quello che c’è intorno.

Il Radioamatore è una persona pacifica a tutte le longitudini e latitudini della nostra amata è bistrattata Terra.

Forse qualcuno penserà che abbia una visione troppo rosea della vita, diciamo pure “ottimistica”; se è così, allora mettiamo qualcuno che, nonostante Radioamatore, sia definito guerraiolo, ma tutti i Radioamatori hanno parole di pace e speranza in un mondo migliore, con un po’ di ottimismo nella vita, siamo sperimentatori per eccellenza e già solo ciò ci porta a dire che lo sperimentare è per progredire e questa è un’attività in cui non si ricercano peggioramenti, ma miglioramenti per la vita, per il nostro paese e il nostro futuro.

Ma la cosa che mi farebbe ancora più felice non è quella che tutti i Radioamatori siano uniti per la pace, ma che tutti gli uomini, ambiscano alla pace, in un modo così eccelso e illuminato da dimenticare il significato della parola guerra, le motivazioni per farla e l’estinzione dello stesso desiderio e che si conosca solo la parola “pace”.


73s IZ7UAE