Workshop "Scali ferroviari e trasformazioni urbane"

GRUPPO DI LAVORO

Laura Montedoro

con Emilio Battisti, Francesca Battisti, Beth Ellen Campbell, Paolo Mazzoleni, Mauro Mericco, Nicolò Riva, Silvia Sbattella

tutors:

Oriana Codispoti, Nadia Galimberti, Francesca Landoni

consulenti:

Massimo Brignoli (infrastrutture), Leonardo Cavalli (urban engineering), Enzo Porcu (viabilità e trasporti), Giorgio Spatti (mobilità e trasporti), Francesco Vescovi (pianificazione strategica)

studenti:

Angela Albizzati, Alberto Beretta, Fabio Campana, Enrico Costa, Andrea Gilioli, Francisca Marzotto, Martina Motta, Denny Pè, Sara Penati, Micaela Prandi, Marco Quaranta, Alessio Roncaglioni, Bianca Scuratti, Marta Signorelli, Alice Tacchi, Roberto Tarter, Federico Uslenghi, Giulia Ventura, Anna Zanella

4 progetti per lo Scalo Farini. Cultura, ricerca e innovazione

Tra i 7 scali milanesi, lo Scalo Farini - per l’altissimo grado di accessibilità e per l’estensione - si candida ad ospitare funzioni pubbliche a scala metropolitana e il peso insediativo più importante. La ricerca progettuale, tenendo fermi alcuni principi che si ritengono irrinunciabili (invarianti), sperimenta 4 interpretazioni, compatibili con le indicazioni dell’Accordo di Programma in riferimento alle ferrovie da mantenere in uso.

Le invarianti assunte sono:

a. il rinnovamento del sistema infrastrutturale e il potenziamento del trasporto pubblico;

b. la mixité funzionale, ma anche tipologica e sociale, con la previsione di residenze libere e di social housing, comprese le residenze speciali, allo scopo di evitare forme di gated communities e di insicurezza urbana;

c. la valorizzazione delle potenzialità metropolitane delle funzioni insediabili, fortemente ancorate alle presenze già attive nel territorio: 1. Ricerca e produzione, 2. Sistema della creatività, 3. Sound cluster: il sistema del suono, 4. Formazione e didattica;

d. Il sistema delle relazioni: il grande parco, la qualità degli spazi pubblici, i fulcri della socialità, i percorsi ciclo-pedonali.

Declinando queste invarianti e tematizzandole coerentemente, si sono prodotte le ipotesi insediative, differenti per talune variabili:

· modalità di relazione con il contesto e scelte tipologiche

· densità abitativa

· attività umane e modi d’uso

I 4 progetti, interpolando invarianti e variabili, danno forma a diversi paesaggi urbani possibili.