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Silvia Sbattella

Formazione

Laureata in Architettura, con indirizzo Urbanistica - Tutela e restauro, al Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura Civile nel 2002, è Docente a contratto presso la Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano dal 2007, all’interno del Laboratorio di Progettazione urbanistica, nel quale era già attiva come cultore della materia dal 2005.

Iscritta all’Ordine degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, collabora dal 2004 con lo studio Atelier Territorio, oggi atelierterritorio srl - società di progettazione e consulenza strategica per lo sviluppo di scenari sostenibili urbani e di area vasta, caratterizzata da forte interesse e competenza a rielaborare le esperienze condotte, sul piano teorico, metodologico e formativo, grazie alla fitta trama di relazioni consolidate con istituti di ricerca, enti ed isTituzioni, pubblici e privati, italiani e stranieri, nonché con le università cui i collaboratori fanno riferimento -

Dal 2004 è membro del Multi Chance Poli Team del Politecnico di Milano, organo operativo del Delegato del Rettore per la Disabilità, in qualità di consulente per le scelte strategiche in tema di accessibilità ampliata dell’Ateneo.

Temi di Ricerca

Musicista di formazione – parallelamente al Diploma di Liceo Scientifico, compie studi classici di chitarra con relative materie complementari di armonia, storia ed estetica musicale presso Scuola Civica di Musica di Milano, Conservatori di Milano e Bolzano, educazione vocale e canto corale – ha avuto modo di approfondire le potenzialità specifiche del linguaggio musicale all’interno del Laboratorio di Musicologia Applicata di Milano (1991-2004), oggi Centro Esagramma. Il clima fecondo di serrato confronto interdisciplinare tra filosofi, musicisti, psicologi, pedagogisti, dottori in lettere, teologi, architetti e ingegneri sulla rilevanza antropologica dei temi affrontati, che si è sviluppato all’interno di questa esperienza, intorno alla redazione della rivista L’Erbamusica e alla progettazione di percorsi innovativi di estetica e musica per adulti, ha impresso ai successivi studi di architettura un taglio specifico di ricerca.

Le potenzialità della mediazione dell’esperienza estetica, nelle sue diverse forme e manifestazioni storiche, in ordine alla condivisione di senso dell’esperienza umana sono divenute punto di riferimento imprescindibile.

La rilevanza antropologica di ciò che si agisce progettando a fronte della specificità de ‘l’arte di costruire la città’ è divenuta tratto precipuo degli interessi di ricerca architettonica sia in ambito universitario che professionale, con un particolare interesse rispetto al tema del sacro, dei sistemi culturali e dei servizi nel sistema dello spazio aperto pubblico contemporaneo.

Studi di fattibilità e scelte strategiche in ordine alla costruzione di una città pubblica profondamente radicata in un orizzonte di senso ‘possibile’ del contemporaneo, e ospitale rispetto a una qualità di vita complessivamente sostenibile (ovvero dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, ma innanzitutto capace di rivelare senso) sono divenute, quindi, ambiti specifici di applicazione di tali interessi.

A tali fini si sono orientati in modo sinergico tanto la ricerca di qualità del disegno urbano, mediante la ricerca progettuale, quanto la sperimentazione di metodologie e strumenti innovativi di coordinamento e integrazione di politiche/azioni pianificatorie e strumenti di controllo della qualità degli interventi (valutazioni ambientali strategiche).