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Marta Novarini

La dimensione civile dell'abitare: un progetto per l'area ex CEMSA di Saronno

Il progetto di riqualificazione dell’area CEMSA-Isotta Fraschini si pone come obiettivo prioritario il superamento del dualismo della città di Saronno creatosi quando, con l’avvento della ferrovia ed il conseguente insediamento industriale, la città conosce una netta distinzione fisica, funzionale e sociale fra centro storico e nuova urbanizzazione.

L’intervento progettuale intende dare vita a luoghi di elevata qualità urbana caratterizzati dalla complessità dei modi d’uso e dalla permeabilità tra spazi interni e spazi aperti, privati e pubblici.

Un principio che ha guidato il progetto è stata l’attenzione al contesto e l’interazione con le preesistenze, puntando su una stretta integrazione fra le parti e sugli effetti di rivitalizzazione che lo specifico intervento sull’area Cemsa può indurre nell’intero sistema urbano.

Il recupero di questa area intende pertanto relazionarsi con le parti già esistenti della città, con la trama preziosa del vecchio borgo non meno che con il quartiere Matteotti.

Si possono indicare alcuni cardini del progetto:

- preservazione dell’intera area dalle cesure che deriverebbero da un attraversamento di strade carrabili;

- ottimizzazione delle connessioni tra l’area, il centro storico e il quartiere Matteotti;

- ricerca di un ordine nel disegno urbano in grado di dare vita ad un sistema complesso di relazioni e ad una successione integrata di spazi vitali, organizzati gerarchicamente e concatenati da fuochi o poli attrattori;

- definizione degli spazi verdi come parti integranti del disegno dell’area.

Gli spazi che reinterpretano la lezione della città storica si traducono in una successione complessa di eventi, soglie, sorprese, legati fra loro da una spazialità aperta, articolata e controllata.

Questa, infatti, si costruisce attraverso la gerarchia di fulcri e canali relazionali, oltre che attraverso la varietà delle funzioni, delle relazioni e delle tipologie edilizie per la residenza.

Tra i temi centrali, vi è la declinazione della piazza, teatro delle attività pubbliche. Un lungo porticato unisce gli spazi pubblici centrali alla piazza della stazione. Questo luogo riunisce e snoda più percorsi: quello proveniente dalla piazza centrale, quello proveniente dal cimitero e quello proveniente dalla stazione ferroviaria. In questo punto i flussi confluiscono e si distribuiscono verso gli edifici che ospitano diverse attività umane per promuovere la varietà dei modi d’uso dello spazio aperto. Al centro di questo snodo si prevede un mercato coperto e la pensilina dei bus per raggiungere altre parti della città.

A ridosso della ferrovia si collocano gli incubatori di impresa, mente verso l’interno dell’area si distribuiscono gli edifici destinati alla residenza, le case per studenti e gli studi per liberi professionisti.

Gli edifici porticati, fra le due piazze, sono invece destinati al commercio ai piani terra, e ad uffici e residenza ai piani successivi. La grande galleria vetrata, oltre ad essere un passaggio coperto fra le piazze, è il cuore delle attività legate al business ed agli affari.

La parte terminale dell’area è stata progettata in modo tale da coinvolgere parte del quartiere Matteotti. Per mezzo di un edificio a ponte e la riqualificazione delle strade e dello spazio pubblico, il quartiere è stato connesso al nuovo intervento, confidando anche nelle dinamiche rigeneratrici che animano l’intervento di recupero dell’area dismessa. Questa parte di città “nuova” ospita infatti i dipartimenti di scienze motorie, le aule per gli studenti, le palestre ed i campi da gioco, aperti anche all’uso dei cittadini.

Parte essenziale del progetto è il parco.

Al suo interno, a fare da diaframma fra verde di carattere più espressamente urbano e verde più naturalistico, c’è la grande serra, i cui spazi sono dedicati anche a laboratori per scuole ed attività ricreative o di ristoro. Il verde si è concepito dunque come un indispensabile strumento di qualificazione urbana, studiato in rapporto alle parti costruite, agli accessi, ai percorsi ed alle funzioni che vi si affacciano.