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Elisa Campiglio, Francesca Vita

Nuove trame per il racconto urbano. Un progetto per Saronno

L’area interessata dal progetto è compresa tra la stazione delle Ferrovie Nord, la strada Statale Varesina e il cimitero, in un terreno che attualmente ospita gli edifici dismessi della fabbrica CEMSA e che, all’interno del tessuto urbano, rappresenta un ostacolo fisico e relazionale tra il centro storico e la periferia fordista.

La proposta nasce dalla necessità di rispondere a questa separazione attraverso la creazione di luoghi che offrano qualità urbana agli insediamenti nuovi e a quelli esistenti.

Il progetto non si presta ad una narrazione lineare, in quanto è frutto di un attento intreccio funzionale e relazionale. Nella necessità di una descrizione, tuttavia, si rende immediatamente assai riconoscibile la perentorietà del grande viale alberato che attraversa l’intera area da nord a sud e lungo il quale si alternano spazi pubblici e privati, verdi e costruiti.

A nord, arrivando dalla stazione, si incontra una concatenazione di piazze, ognuna delle quali ha caratteristiche proprie: la piazza della stazione con il parcheggio sotterraneo, la piazza destinata ad ospitare il mercato rionale; una piazza più piccola e riservata; la piazza del museo e della biblioteca. Da quest’ultima, varcando l’edificio sospeso su pilotis, destinato ad accogliere gli spazi dell’esposizione permanente, si approda in un luogo che funge da filtro tra la zona pavimentata e il verde; infatti, ad una quota di +1.20 m, accessibile da rampe e scale, si estende l’ampio parco pubblico. Le attività a servizio del parco (aree ristoro, etc.) sono ospitate al piano terra del lungo edificio in linea che si sviluppa lungo il paseo; nello stesso edificio sono collocate le residenze speciali temporanee destinate a studenti.

Nel disegno urbano gioca un ruolo fondamentale l’edificio della biblioteca; un grande volume a base quadrata inserito all’inizio del paseo, all’incrocio del sistema di piazze; questo elemento dialoga, sia per dimensione che per funzione, con il vicino museo.

Perpendicolarmente alla statale Varesina si susseguono gli edifici residenziali, alti mediamente quattro piani e separati tra loro da aree di verde collettivo o da piccoli viali alberati che si collegano all’asse centrale. A sud trovano spazio le funzioni pubbliche a scala urbana, come il centro di aggregazione giovanile, il centro diurno per gli anziani, la mensa, e alcune aule e laboratori dell’università di Scienze motorie.

Nel lato est dell’area, confinante con la ferrovia, è situato un ampio fabbricato destinato a parcheggio. La copertura dà luogo a una sequenza di giardini pensili raggiungibili sia dall’interno dell’ edificio stesso, sia per via sopraelevata, tramite una passerella che attraversa i binari. Poco più a nord sono situati i due edifici residenziali preesistenti per i quali si prevede un re-styling e, solo al piano terra, un cambio di destinazione d’uso a favore di attività d’artigianato e di piccolo commercio.

Con l’intento di favorire la massima interazione tra le attività presenti, i piani terra sono stati progettati come sistema di soglie, al fine di prevedere e regolare i flussi delle presenze e la vivibilità di ogni luogo.

Il progetto instaura un sistema di relazioni tra i luoghi attraverso l’uso di fulcri e di tramiti ad elevata potenzialità relazionale. Si perseguono allo stesso tempo unità, ordine e complessità: l’esito che si intende ottenere è che ogni luogo sia allo stesso tempo uno e molteplice. E’ il caso del sistema di piazze a nord dell’area, dove si è puntato sulla coappartenenza degli spazi privati, collettivi e pubblici, in modo che ogni presenza architettonica appartenga e cooperi alla configurazione di più luoghi.

I principi ispiratori del progetto si possono meglio esplicitare riferendosi ad alcune nozioni/matrice come quella della permeabilità e di soglia. L’intero intervento può essere pertanto interpretato come un complesso sistema di soglie.

La narrazione è scandita dal ritmo e retta dalla concatenazione di episodi che ogni oggetto architettonico origina all’interno del progetto. La continuità di questo racconto è assicurata dalla fitta trama di percorsi che attraversa l’ area, primo fra tutti il grande asse alberato nord-sud.

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