Natuzzi, firmato l’accordo. Investimenti per oltre 240 mln

Data pubblicazione: Oct 27, 2013 8:33:27 AM

investire in romania

E' stato firmato oggi a Roma l'accordo per l'avvio del piano di riorganizzazione dell'assetto industriale del Gruppo Natuzzi in Italia. Creazione di newco grazie al rientro in Italia di produzioni precedentemente delocalizzate in Romania; realizzazione di componenti d’arredamento e creazione di nuove attività imprenditoriali; rientro in azienda per 220 addetti e mobilità volontaria incentivata per 600 lavoratori, dei 1.726 annunciati a luglio. Sono questi i punti salienti dell’intesa che limita al minimo i danni e offre nuove opportunità per l’area interessata, a cavallo tra le province di Bari, Taranto e Matera. In particolare l’accordo prevede che dagli iniziali 1.726 esuberi si passi a 600, per i quali è prevista la mobilità volontaria e con incentivi tra i 20mila ed i 35mila euro. Poi ci sarà la creazione di due newco: una realizzerà una linea di divani attualmente prodotta in Romania (500 dipendenti nel 2014 che cresceranno fino a 700 nel 2018), l’altra componentistica d’arredo (150 addetti). La creazione di nuove attività, favorita anche dalle risorse (101 milioni di euro) stanziate dall’Accordo di programma sottoscritto a febbraio, permetterà il reimpiego di circa 150 lavoratori. Infine Natuzzi ha deciso di richiamare in azienda 220 dipendenti. produzione in romania

“Si tratta di un accordo per certi versi storico - dichiara Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl -. Non solo salva la gran parte dei lavoratori dichiarati in esubero, ma prevede la costituzione di newco, che sono la dimostrazione del grandissimo senso di responsabilità dei lavoratori e della loro decisa volontà di non arrendersi, di continuare a lottare per il lavoro. E poi si realizza una sorta di delocalizzazione al contrario, dalla Romania. Una vera novità che rappresenta l’elemento caratterizzante dell’accordo e che apre una serie di scenari interessanti per l’economia italiana, alle prese con il trasferimento della produzione all’estero spesso sfrenato e frettoloso, giustificato solo da esigenze di cassa ma destinato con il tempo a rivelarsi non conveniente, se non addirittura svantaggioso”. Per il segretario generale della Filca “la vertenza Natuzzi è il frutto della forte concertazione tra tutti i soggetti interessati, azienda, sindacato, ministeri e governi locali. Lo stato di crisi – conclude Pesenti – ha addirittura rappresentato lo stimolo che ha permesso di trovare nuovi strumenti e soluzioni innovative per tentare di risalire la china”. In totale ammontano a 242,52 milioni di euro in cinque anni gli investimenti programmati da Natuzzi nel piano. Per l'area commerciale sono previsti 170,6 milioni, 6,5 milioni per l'area ricerca e sviluppo, 57,92 per il settore sviluppo e automazione del processo, mentre 7,5 milioni sono destinati alla formazione e all'addestramento professionale. fabbriche in vendita in romania