La stazione di Lucca

L’edificio centrale della stazione ferroviaria di Lucca fu ideato nella prima metà del 1800 dall'ing. Enrico Pohlmeyer e dall'architetto lucchese Vincenzo Pardini. La costruzione venne inaugurata il 29 settembre 1846.La facciata ricalca i moduli espressivi artistici dell’Ottocento, benché alcuni cambiamenti verificatisi nell’arco del tempo hanno parzialmente introdotto difformità rispetto all’idea progettuale originale.Il traffico passeggeri è notevole, in modo particolare la mattina e la sera quando la stazione è invasa dai pendolari; Nella stazione fermano tutti i treni regionali che vi transitano con diverse destinazioni, tra le quali, le più importanti sono Firenze, Aulla, Viareggio, Pisa. Inoltre in stazione parte un treno al giorno per Livorno, e un autobus al giorno per Pisa Aeroporto.

La stazione registra un traffico passeggeri quotidiano pari a circa 4.000 unità.

Pertini e la classe arrivano davanti la stazione ferroviaria di Lucca

Marco: Perché adesso siamo alla stazione?

Alessandra: C'è tanta gente!!!

Pertini: Ragazzi, molte persone venivano e vengono qui alla stazione per svariati e validi motivi; anche tanti migranti, come vedete.

Pertini: Tanti lucchesi in passato sono partiti da qua per cercare lavoro in giro per il mondo, come dimostrano le testimonianze nel museo Paolo Cresci. Il nostro è un paese fondato sull'accoglienza.

Gabriele: Infatti, Presidente, ieri al telegiornale ho sentito qualcuno parlare proprio dell’articolo 10 della Costituzione.

Art. 10 Cost.

L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.

La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.

Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.