Gli enti primitivi sono gli oggetti base di cui parla una teoria.
Non c'è bisogno di definirli, se non attraverso le loro proprietà, cosa a cui provvedono i postulati.
Punto
Segmento
Piano (la geometria di Euclide è nello spazio, ma noi ci limiteremo allo studio della versione piana, per cui questo ente non ci interessa)
Sarebbe naturale aggiungere alla lista la circonferenza, ma Euclide ha preferito inserire una relazione primitiva invece dell'ente primitivo circonferenza:
Uguaglianza tra segmenti che hanno un estremo in comune.
In altre parole, se due segmenti hanno un estremo in comune, possiamo dire se sono "uguali" o meno.
Definizione: due segmenti che hanno un estremo in comune vengono detti consecutivi.
In maniera analoga, Euclide usa una nozione di uguaglianza anche per gli angoli e da questa definisce una relazione di uguaglianza per i poligoni. Purtroppo, le versioni de gli elementi che ci sono giunte sono quasi certamente rimaneggiate in questa parte.
Vengono presentati come teoremi (con tanto di pseudo-dimostrazioni) i criteri di uguaglianza dei triangoli. Non solo non è possibile dimostrare questi teoremi sulla base dei cinque postulati, ma anche l'ordine di presentazione risulta innaturale.
Viene prima presentato il primo criterio di uguaglianza (teorema 4) dal quale è possibile dedurre gli altri due criteri, in particolare il terzo (teorema 8).
Il punto è che mentre per enunciare il terzo criterio (due triangoli sono uguali se hanno tutti e tre i lati uguali) abbiamo bisogno della sola relazione primitiva di uguaglianza tra segmenti, per enunciare il primo criterio (due triangoli sono uguali se hanno uguali due lati e l'angolo compreso) ha bisogno di una seconda relazione di uguaglianza, sulla quale ancora non si è detto nulla: l'uguaglianza tra angoli.
Si dovrebbe:
assumere il terzo criterio come postulato (chiamo uguali due triangoli che hanno i lati uguali a due a due)
definire l'uguaglianza tra gli angoli (due angoli sono detti uguali se limitati da lati corrispondenti in triangoli uguali)
dimostrare il primo ed il secondo criterio sulla base del terzo.
Ma sarebbe necessario cambiare l'ordine di presentazione dei teoremi. Siccome vogliamo evitarlo, assumiamo una relazione primitiva extra:
Uguaglianza tra angoli.
Gli enti e la relazione primitivi sono l'astrazione di oggetti o operazioni concreti:
Il punto è l'astrazione di un segnetto che possiamo tracciare con la matita. Questo segnetto ci permette di indicare un luogo sul foglio. Più il segno è piccolo e migliore è la localizzazione. Portiamo al limite questo ragionamento e idealizziamo il punto come un segnetto così piccolo da avere raggio nullo.
Nello stesso modo, il segmento è l'idealizzazione di una linea sottilissima.
Il piano è l'idealizzazione di un foglio sottilissimo.
L'uguaglianza tra segmenti è invece l'astrazione di un'operazione concreta: se due segmenti AB e BC hanno un estremo in comune, possiamo immediatamente capire se sono uguali usando un compasso: puntiamo il compasso nell'estremo comune B, lo apriamo fino ad A, tracciamo la circonferenza e controlliamo sa passa per C. In caso affermativo diciamo che i segmenti sono "uguali".
Stiamo quindi spiegando cosa intendiamo con la parola uguale. Così come il significato delle parole punto, segmento e piano è chiarita dai 5 postulati di Euclide, il significato della parola uguale è chiarito dalle 5 nozioni comuni.
La tradizione ci ha tramandato delle pseudo-definizioni per gli enti primitivi. Buona parte della critica pensa che queste siano aggiunte di qualche commentatore successivo e non opera di Euclide. Sia come sia, queste vanno intese come spiegazioni per aiutare il lettore e non come definizioni di oggetti matematici.
A titolo di curiosità, riportiamo le pseudo-definizioni nell'edizione di Betti e Brioschi:
I. Il punto è ciò che non ha parti, ovvero che non ha grandezza alcuna.
II. La linea è una lunghezza senza larghezza.
IV. La linea retta è quella che è situata ugualmente rispetto a tutti i suoi punti.
V. La superficie è ciò che solamente ha lunghezza e larghezza.
VI. I termini della superficie sono linee.
VII. La superficie piana è quella che è situata ugualmente rispetto alle sue linee rette.
Come vediamo, alcune di queste frasi sono assolutamente incomprensibili, altre sono spiegazioni. Solo in pochi casi le aggiunte posteriori colmano dimenticanze di Euclide.