Gli integratori alimentari sono definiti dalla normativa di settore come "prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate".

In genere, gli integratori alimentari sono venduti in capsule, compresse, polveri in bustine, flaconcini e simili, e possono contribuire, in base alla loro composizione, a migliorare lo stato di salute e a favorire il regolare funzionamento dell'organismo.

Gli integratori alimentari sono prodotti alimentari e come tali:

  • non possono vantare proprietà terapeutiche né capacità di prevenzione e cura di malattie (etichettatura, presentazione e pubblicità)

  • sono soggetti alle norme in materia di sicurezza alimentare


il mercato degli integratori alimentari

La vendita degli integratori alimentari in farmacia rappresenta oltre l’80% del valore dell’intero comparto. Le categorie d’integratori più richieste sono prodotti per tosse e raffreddore, seguiti da integratori utili nella modulazione dell’umore, per i disturbi del sonno e la salute dell’apparato circolatorio.

la "spinta psicologica" ad utilizzare integratori alimentari

Per alcune discipline sportive nelle quali sviluppare massa muscolare è uno dei requisiti importanti, avviene che, dopo l’acquisizione delle corrette modalità di allenamento sportivo, si passa per l’atleta più avanzato a curare una alimentazione che consenta un certo tipo di risultati agonistici, in ultimo ci si avvicina al ″mondo″ dell'integrazione alimentare. Lo sportivo, anche a livello amatoriale, assume spesso integratori nutrizionali di vario tipo nella convinzione di migliorare le proprie performance sportive o mantenersi più in forma. Nel grande numero di prodotti che rappresentano il mercato dell’integratore alimentare, una quota significativa è occupata dagli integratori sportivi, principalmente “energetici”, a base di aminoacidi, vitamine e sali minerali. Questi prodotti sono di libera vendita nelle farmacie, erboristerie, negozi sportivi e su internet, e sono soggetti, purtroppo, alle volte, a una pubblicità ingannevole che collega direttamente il loro impiego alla possibilità di ottenere massimi risultati nello sport, senza menzionare gli eventuali danni alla salute. Nella attività agonistica gli integratori possono essere prescritti dai medici dello sport o dai nutrizionisti come supplementi a una corretta alimentazione per raggiungere uno stato nutrizionale adeguato. Gli sportivi che praticano saltuariamente attività motoria con finalità ludiche, per la durata e la frequenza della loro pratica atletica, non hanno necessità di utilizzare integratori, salvo che si configuri un qualche stato carenziale, da valutare, comunque, a livello clinico. Di solito, un’alimentazione equilibrata, come calorie e suddivisione in classi di nutrienti, riesce a dare tutto il supporto nutrizionale richiesto.

integrazione con vitamine e minerali

È vero che con l’attività sportiva potrebbe essere utile un supplemento vitaminico-minerale, il problema risiede nel dosare ottimamente quello che si introduce nell’organismo: se la quota introdotta sarà eccedente rispetto a quanto in quel momento richiede l’organismo, tale quota sarà eliminata, oppure potrebbe essere ritenuta nei tessuti con possibili effetti negativi quali vomito, diarrea, cefalea e perdita di peso. Si osserva maggiore complessità quando si prendono in esame le singole vitamine: si pensi ai superdosaggi da vitamina A, quando si introduce una quantità superiore a quella massima che il fegato può stoccare. D’altra parte, è importante evitare carenze delle vitamine del gruppo B, in particolare la B1 e la B12, che sono indispensabili per la trasformazione di proteine, grassi e carboidrati in energia. Molto importanti sono anche le vitamine A, C e E, e i minerali, come lo zinco e il selenio, che svolgono una potente azione antiossidante contro i radicali liberi. I radicali liberi sono naturalmente prodotti dall’organismo durante le attività che generano energia e la loro produzione aumenta in funzione dell’intensità dell’esercizio fisico. Uno sportivo, generando più energia di un sedentario, ha più bisogno di essere protetto dai pericoli dell’ossidazione ma è anche vero che l’esercizio stesso induce adattamenti morfo-funzionali che ne potenziano i sistemi antiossidanti.

la supplementazione vitaminica

Uno studio pubblicato sulla rivista Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics prova che il 96% degli adulti è carente di vitamina D, il 48% in vitamina C, il 96% in vitamina E e il 58% in vitamina A47. Le percentuali rimangono comunque negative anche nelle persone che assumono un multivitaminico quotidianamente. Il 25% delle persone che prende integratori è comunque carente di vitamina D, il 3% di vitamina C, il 5% di vitamina E e di 2% in vitamina A. Due tra le vitamine che vengono principalmente supplementate sono l’acido folico (o vitamina B9) e la vitamina C.