WP 2 - Interventi agronomici per accrescere la riserva idrica del suolo in oliveti
Per l’attuazione delle attività previste in questo WP al termine della campagna di raccolta delle olive, nell’autunno 2019, è stato avviato il processo di compostaggio presso l’impianto della Cooperativa Nuovo Cilento, partendo dalle sanse (Foto 1). Il compost è stato ottenuto mediante il processo messo a punto in sperimentazioni precedenti, utilizzando come materiale di partenza 1/3 di sansa a 2 fasi e mezzo (si tratta di una sansa meno ricca di acqua), 1/3 di letame di bufala e 1/3 di un miscuglio costituito da sfibrato di legno e foglie di olivo derivate dalla defogliazione delle olive raccolte (2/3 di legno sfibrato e 1/3 di foglie di olivo). Il legno sfibrato era costituito da rami di olivo derivanti dalle potature.
Foto 1 Compost di sansa
Successivamente è stata individuata un’area rappresentativa del territorio, destinata ad oliveto, all’interno di un’azienda agricola socia della Cooperativa Nuovo Cilento, dove effettuare gli interventi agronomici relativi all’utilizzazione del compost e dell’inerbimento per accrescere la capacità di riserva idrica del suolo.
Gli interventi conservativi, quali inerbimento e utilizzazione di compost, hanno un effetto immediato sulle proprietà fisiche del suolo migliorandone la struttura e quindi la capacità di infiltrazione dell’acqua, la riserva idrica, l’attività microbiologica, l’accrescimento radicale che si traducono in un uso più efficiente dell’acqua con migliori prestazioni produttive. L’inerbimento determina inoltre un effetto protettivo nei confronti del ruscellamento, dell’effetto battente dell’acqua e della evaporazione.
L’azienda individuata è l’azienda agricola “Pier delle vigne” (Foto 2), un’azienda biologica dal 2014, di proprietà della famiglia Di Gregorio, la cui superficie è destinata in prevalenza ad oliveto (Foto 6), oltre a colture cerealicole e orticole.
Foto 2. Inquadramento satellitare del centro aziendale dell’azienda “Pier delle vigne”
Foto 3. Oliveti facenti parte dell’azienda “Pier delle vigne”
Dopo l’individuazione dell’area di intervento, rappresentata da olivi della varietà “Salella” coltivati su un appezzamento di terreno con pendenza media del 30% ed esposizione a nord, sono stati effettuati i campionamenti per il prelievo di un campione di suolo che è stato sottoposto ad analisi chimico-fisica. Dai risultati delle analisi è emerso un contributo molto elevato dello scheletro che ha raggiunto la percentuale del 79,8% mentre, per quanto riguarda la terra fina, la tessitura è risultata argilloso-sabbiosa. I risultati, inoltre, hanno fatto registrare i seguenti valori: pH pari a 7,2, contenuto di sostanza organica del 6,72‰, 0,92 ‰ (N), 21% (calcare attivo), 24,1 mg/kg (fosforo assimilabile), 3,15 meq/100g (potassio scambiabile), 7,3 (rapporto C/N), 40,87 meq/100 g (Capacità di Scambio Cationico), 1,1 dS/m (Conducibilità Elettrica).
Il suolo riveste le caratteristiche comuni a una vasta area cilentana dove la presenza di abbondante scheletro penalizza la fertilità dei suoli, unitamente alla elevata componente argillosa che, in assenza di struttura, riduce la capacità di accumulo di acqua, favorendo i processi di ruscellamento ed erosione, tenuto conto della elevata pendenza generalmente presente. I risultati delle analisi chimiche evidenziano, inoltre, una bassa disponibilità di elementi nutritivi.
La ricognizione della copertura vegetale è stata effettuata nel periodo autunnale 2019 e all’inizio del periodo estivo 2020 nelle aree individuate (Foto 4 e 5). I risultati hanno evidenziato una elevata copertura nel periodo di fine autunno (> 75%) mentre una copertura inferiore al 30% a inizio estate.
Foto 4. Copertura vegetale nel periodo autunnale Foto 5. Copertura vegetale ad inizio estate
L’analisi delle comunità vegetali presenti è stata effettuata secondo il metodo fitosociologico della scuola Sigmatista (da S.I.G.M.A. “Station Internationale de Géobotanique Méditerranéenne et Alpine”) di Zurigo-Montpellier, proposto da Braun-Blanquet (Foto 6). Tale metodologia consiste essenzialmente nell'effettuare, in un'area scelta come omogenea da un punto di vista vegetazionale, un rilievo floristico, cioè l'elenco di tutte le entità presenti all'interno di essa e di associare a ciascuna specie individuata un valore di abbondanza/dominanza, secondo il seguente schema, noto appunto come “scala di Braun- Blanquet”:
5 → 75 % <copertura<100%
· 4 → 50 %< copertura< 75 %
· 3 → 25 %< copertura< 50 %
· 2 → 5 %< copertura< 25 %
· 1 → 1%< copertura <5%
· + → <1%
· r → rarissima (pochissimi individui)
La scheda allestita riporta, inoltre, specifici campi per la raccolta dei dati relativi ai parametri ambientali e stazionali del sito in cui viene effettuato il rilievo quali: il tipo di suolo, rocciosità, pendenza, esposizione, presenza di lettiera, copertura dei vari strati della vegetazione (arboreo, arbustivo ed erbaceo).
Foto 6 – Rilevamento della vegetazione ed esempio di scheda
Sulla base dei rilievi effettuati è stato possibile individuare un numero elevato di specie, pari a 49, senza la prevalenza evidente di una in particolare. I rilievi effettuati sulla scarpata adiacente all’area della sperimentazione hanno evidenziato un numero più limitato di specie (15), già individuate anche nel rilievo precedente.
I rilievi sulla vegetazione, unitamente a quelli condotti sulla copertura vegetale delle scarpate oggetto di studio, sono stati messi alla base della preparazione del miscuglio utilizzato per la semina.
Durante il periodo estivo sono stati raccolti, da aree adiacenti, i semi di alcune specie spontanee (Foto 7) da utilizzare per le fasi successive del progetto (Hedysarum coronarium L., Sinapis alba L., Trifolium angustifolium L.).
Foto 7. Trifolium angustifolium L. (stadio di maturazione del seme)
Al termine della raccolta delle olive, una volta eliminato l’ingombro delle reti dal terreno, durante la terza decade di novembre, è stato possibile effettuare gli interventi agronomici programmati e più precisamente:
distribuzione del compost
semina del miscuglio individuato sulla base dei rilievi effettuati
combinazione dei due interventi
controllo
Per ciascun trattamento è stata individuata una superficie di 30 m2 con tre ripetizioni. Il compost è stato distribuito in ragione di 5 t/ha. Il miscuglio di semi è stato distribuito in ragione di 44 kg/ha utilizzando le seguenti specie perenni: lupolina (Medicago lupulina L.), trifoglio bianco (Trifolium repens L.), erba mazzolina (Dactylis glomerata L.), sanguisorba (Sanguisorba minor Scop.), ginestrino (Lotus corniculatus L.). Il seme è stato successivamente coperto con una lavorazione del terreno superficiale. A seguito del monitoraggio condotto nel periodo successivo, data la emergenza ridotta e limitata soprattutto alla sanguisorba, si è ritenuto opportuno effettuare una seconda semina con le stesse specie nella terza decade di febbraio, adottando un quantitativo di 75 kg/ha del miscuglio già individuato.
In questo periodo è stata fatta la misura della velocità di infiltrazione in differenti condizioni di gestione del suolo (terreno inerbito e lavorato) e posizione sul versante (in alto, alla base). I risultati hanno evidenziato una velocità di infiltrazione più bassa alla base della scarpata in relazione ai processi di erosione che hanno determinato il trasporto delle frazioni più sottili e sedimentazione; tuttavia in tale situazione la velocità di infiltrazione è risultata molto più elevata nel terreno inerbito rispetto a quello lavorato (+ 300%).
Il monitoraggio condotto nei mesi successivi ha messo in evidenza una germinazione molto lenta per le diverse specie, anche a seguito di precipitazioni assenti nel periodo successivo alla semina e molto limitate nei mesi successivi. Le temperature molto elevate che si sono verificate durante il mese di giugno, con punte di 34°C, hanno completamente arrestato la crescita facendo entrare le piante in stasi vegetativa estiva.
In sintesi per il WP2 sono stati effettuati:
n. 2 sopralluoghi per la individuazione dell’azienda e delle aree omogenee dove effettuare i campionamenti
n. 6 campionamenti iniziali per la valutazione delle caratteristiche generali del suolo
n. 3 misure di velocità di infiltrazione dell’acqua
n. 2 analisi della copertura del suolo e delle essenze vegetali spontanee mediante indicatori in due momenti significativi e differenziati che hanno portato alla individuazione di più di 50 specie
n. 1 processo di compostaggio con le sanse della raccolta 2019
n. 3 specie spontanee utilizzate per la raccolta del seme per la preparazione di miscugli
n. 4 allestimenti per la messa in atto degli interventi agronomici x 3 ripetizioni per un totale di 12 parcelle
n. 1 distribuzione di compost
n. 2 interventi di semina
n. 8 interventi di monitoraggio della vegetazione