NOME BOTANICO: Aloysia citriodora
FAMIGLIA: Verbanaceae
NOME DIALETTALE: Cedrina, Limoncina
INGLESE: Vervain, Lemonplant
Etimologia e diffusione: il nome Lippia deriva dal naturalista italiano Lippi Augusto che nel 600 ha visto fiorire questa pianta lungo il Nilo durante un viaggio in Egitto. Citriodora deriva dal latino e significa profumo di limone in riferimento all’odore che la pianta emana. La pianta è originaria del sud America (Argentina, Cile ed Uruguay), dove cresce allo stato spontaneo. Nel XVII secolo i conquistadores la introdussero in Europa, dove oggi la pianta viene coltivata.
Caratteri botanici e biologici: l’Aloysia citriodora è una specie arbustiva decidua che può raggiungere un’altezza di circa 2,5 metri.
Possiede un fusto legnoso, con foglie sessili, riunite in verticilli di 3-4; queste sono di colore verde, ruvide superiormente, lanceolate, che hanno profumo e sapore intensi di limone.
I fiori piccoli sono riuniti in pannocchie terminali, di colore bianco-violetto ed hanno un leggero sapore di limone. Il frutto è una drupa secca con due logge, contenenti i piccoli semi
nerastri.
Organi della pianta utilizzati, principi attivi, proprietà: dalle foglie si estrae un olio essenziale, impiegato nell'industria cosmetica, ricco di composti volatili quali geraniolo, citrale e limonene.
Foglie e fiori essiccati si possono usare per profumare armadi e ambienti.
All’olio essenziale vengono riconosciute anche proprietà insetto-repellenti, per cui può essere utilizzato in prodotti dall’effetto repellente per gli insetti.
L’infusione viene usata come digestivo, carminativo e antispasmodico, in caso di dolori dello stomaco o indigestione. Si consuma anche come blando sedativo.
La pianta ha proprietà terapeutiche quali antinevralgiche, neurotoniche, stimolanti; inoltre contiene notevoli quantità di melatonina, una sostanza usata come rilassante naturale che promuove il sonno notturno. Gli elementi utilizzati in infusione vengono raccolti due volte l’anno, in tarda primavera e inizio autunno. Vengono utilizzate foglie giovani e sommità fiorite.
Usi alimentari: questa specie viene utilizzata per le sue foglie fresche o essiccate che servono per preparare infusi o liquori d’erbe, per insaporire olio e aceto o marmellate, macedonie, gelatine o gelati.
Curiosità: questa pianta viene chiamata anche erba Luigia, le è stato dato in omaggio a Maria Luisa di Parma, moglie di Carlo IV di Spagna, vissuta tra il 1700 e il 1800. Da quel momento si dice, si sia iniziato ad utilizzare la pianta sotto forma di un profumo che è ancora ampiamente usato in miscele formulate anche oggigiorno, in marche famose, come Givenchy.