NOME BOTANICO: Melissa officinalis L.
FAMIGLIA: Lamiaceae (Labiatae)
NOME DIALETTALE: Erba cedrata, Limunina
INGLESE: Lemon balm
Etimologia e diffusione: dal latino mellitus, simile al miele, per la preferenza delle api a visitarne i fiori.
Specie erbacea perenne, molto diffusa allo stato spontaneo nell’area mediterranea, ma anche coltivata. La melissa emana un gradevole profumo di limone, per cui comunemente è chiamata “citronella”, “erba limone”, “cedrina”, “erba bergamotta”.
La melissa è comune nei boschi e nei luoghi freschi, è una specie presente in Europa a diverse altitudini, dal livello del mare all’alta collina, ma si estende in Asia, Africa del Nord ed è naturalizzata in America. In Italia è un coltivata in diverse regioni del centro-nord e di recente anche nel sud. Si trova allo stato spontaneo nel Cilento.
Caratteri botanici e biologici: specie profumata, alta 30-90 cm, con fusto eretto quadrangolare, molto ramificato alla base, rizomatoso, provvisto di gemme avventizie per il ricaccio vegetativo dopo il taglio; foglie opposte di media grandezza, picciolate, a lembo ovale e margine dentato, pubescenti, ricche di peli secretori.
Fiori piccoli, bianchi o bianco-rosati, raccolti in verticillastri compatti, calice tubuloso-campanulato, corolla bilabiata, con il labbro superiore smarginato, l’inferiore trifido. Il frutto è un tetrachenio.
La melissa è abbastanza resistente al freddo, ma l’accrescimento ottimale si ha nel periodo
primaverile-estivo, con fioritura all’inizio dell’estate.
Organi della pianta utilizzati, principi attivi, proprietà: i principi attivi sono presenti nelle foglie e nelle sommità fiorite, per la presenza di peli ghiandolari. Sono aromatiche, stimolanti la digestione, carminative, coleretiche, emmenagoghi, calmanti, antispasmodiche, antisteriche, toniche nervine. L’essenza è costituita soprattutto da geraniale e nerale. Altri componenti sono il cariofillene, geraniolo, citronellolo, linalolo, nerolo, e geranile.
Il contenuto di olio essenziale è piuttosto basso per cui l’essenza è molto costosa e difficilmente
reperibile in commercio.
Uso alimentare: in liquoristica fa parte dell’“Alpestre” e della “Chartreuse” e se ne fa pure un liquore utile contro il mal di montagna. Le foglie fresche della pianta si usano in insalate per aromatizzare salse e pesci.
Usi tradizionali: nel Cilento viene utilizzata come ingrediente in insalate e liquori digestivi. Veniva utilizzata per la preparazione dell’acqua di melissa, insieme ad altri ingredienti, usata per combattere l’isteria, l’epilessia, gli svenimenti e l’insonnia.
Curiosità: nel X secolo gli arabi la utilizzano come cordiale e contro la malinconia. È considerata la “pianta di Venere per eccellenza”, cioè pianta medicinale per i disturbi femminili per le sue proprietà antiisteriche e sedative.