NOME BOTANICO: Mentha aquatica L.
FAMIGLIA: Lamiaceae (Labiatae)
NOME DIALETTALE: Amenda r’acqua
INGLESE: Water mint
Etimologia: il nome del genere è deriva dal latino mĕnta o mĕntha, affine al greco μίνϑη, ninfa bellissima mutata per gelosia in una pianta, alla quale tuttavia fu dato un gradevole profumo, quello della specie deriva dal suo habitat.
Cresce dal mare alla montagna fino a 1200 m s.l.m. nei luoghi ombrosi e umidi, sulle sponde dei laghetti, dei corsi d’acqua, dei fossi, nelle paludi, nei prati e nei boschi umidi.
Caratteri botanici e biologici: la menta acquatica è una specie erbacea perenne, alta da 15 a 50 cm, provvista di rizoma fibroso, ramificato, che origina numerosi stoloni sotterranei e radici poco profonde. Il fusto è quadrangolare, ed è cosparso di peli soprattutto in alto, ramificato, rossastro.
Le foglie hanno la superficie ovale oblunga con apice acuto o ovale-tondeggiante, il margine dentato; la superficie spesso ricurva verso il basso, è glabra superiormente mentre è tormentosa nella pagina inferiore, dove sono più evidenti le nervature secondarie. I fiori profumati, ermafroditi, rosa o violacei sono raccolti in infiorescenze globose simili a capolini, all’apice del fusto e in verticillastri all’ascella delle foglie superiori, portate da peduncoli di circa 2,5 cm. Il frutto è un tetrachenio. La fioritura si ha nel periodo estivo, tra giugno e agosto.
Organi della pianta utilizzati, principi attivi, proprietà: i principali costituenti dell’olio essenziale nella menta aquatica sono mentofurano, 1,8-cineolo, β-cariofillene e limonene; ha proprietà terapeutiche quali espettoranti, digestive, tonico-stimolanti, antispasmodiche. Per uso esterno può essere utilizzato come deodorante o antisettico del cavo orale.
Uso alimentare: nel settore alimentare le foglie delle mente vengono impiegate per dare sapore a insalate, frittate, dolci, salse, gelati e macedonie, nella preparazione di liquori e sciroppi.
Usi tradizionali: nel loro insieme, le “mente” trovano largo uso nella tradizione erboristica ed alimentare del Parco del Cilento e Vallo di Diano per preparazioni analoghe a quelle della menta piperita per la preparazione di tè calmanti della tosse e come espettorante. Nella tradizione cilentana è riportato un liquore utilizzato per l’inappetenza o per i casi di indigestione a base di menta piperita, menta acquatica, eucalipto al quale venivano aggiunti scorze di limone, miele e vino bianco.
Curiosità: le diverse specie di menta possono essere utilizzate a fine tintorio. Si utilizza la pianta intera, preferibilmente prima dell’inizio della fioritura. I pigmenti di maggiore interesse sono flavonoidi. Le colorazioni ottenute vanno dal giallo al verde a seconda della specie e dell’epoca di raccolta, dotate di buona solidità.