NOME BOTANICO: Clinopodium nepeta (L.) Kuntze,
sin. Calamintha nepeta (L.) Savi
FAMIGLIA: Lamiaceae (Labiatae)
NOME DIALETTALE: ’A nepta
INGLESE: Lesser calamint
Etimologia e diffusione: dal greco calos = bello e buono, minthè = menta; dal latino népa = scorpione o dalla città etrusca Nepe.
È una pianta diffusa su tutto il territorio italiano. Si trova comunemente in terreni incolti e lungo le strade, soprattutto nei luoghi più soleggiati.
Caratteri botanici e biologici: pianta erbacea perenne con odore aromatico che ricorda quello della menta, stolonifera, fusti pelosi, ramosa, con fusti e rami a sezione quadrangolare. Le foglie sono ovali, a margine intero o debolmente seghettato e i fiori di piccole dimensioni. ll frutto schizocarpico è un microbasario (tetrachenio) formato da 4 mericarpi (acheni o nucule) di 1,2 mm, ± globosi o oblunghi, di colore castano scuro.
Organi della pianta utilizzati, principi attivi, proprietà: si usano le parti aeree, serve come stimolante digestivo, stomachico, carminativo, coleretico, espettorante bronchiale, antisettico.
L’olio essenziale è contenuto in tutte le parti della pianta e contiene principalmente pulegone, piperitenone ossido, epiperitenone, mentone e mentolo.
L’infuso preparato con le foglie di mentuccia è un buon carminativo, aiuta la digestione e stimola le funzioni epatiche.
Uso alimentare: in cucina è utilizzata come condimento aromatizzante per salse, pesce e carni;
trova impiego in liquoristica.
Curiosità: la Mentuccia viene utilizzata come erba medicinale fin dai tempi medioevali per curare la depressione, l’insonnia e i dolori mestruali. Nel passato si supponeva che le piante possedessero proprietà curative contro il morso dello scorpione. Apicio la descrive come un ingrediente per le salse.