NOME BOTANICO: Rosmarinus officinalis L.
FAMIGLIA: Lamiaceae (Labiatae)
NOME DIALETTALE: Rosamarina
INGLESE: Rosemary
Etimologia e diffusione: Il nome rosmarino deriva dalla locuzione latina rōs marīnu(m), ‘rugiada di mare’, così detto perché cresce spontaneo nelle zone costiere mediterranee; officinalis per l’uso medicinale della pianta.
Specie pioniera steno-mediterranea diffusa ovunque nei climi temperati e coltivata soprattutto come pianta condimentaria. È specie rustica, xerofila, vegeta fino a un’altezza di 1200 m s.l.m. Tipica dell’area mediterranea, è largamente diffusa in tutti i continenti in tutte le regioni costiere. Vegeta bene in suoli sciolti, anche ricchi di scheletro o poco profondi ma ben drenati. Non tollera i climi
con freddi persistenti ed umidi.
Caratteri botanici e biologici: specie perenne, arbustiva, longeva, sempreverde con portamento eretto o prostrato, che può raggiungere anche i 2 m di altezza. Le foglie sono di consistenza coriacea, lineari, di colore verde-scuro, lucide sulla pagina superiore e bianco-cotonose su quella inferiore, con la presenza di numerose ghiandole oleifere.
I fiori piccoli, di colore azzurro-lilla, in qualche caso roseo-bianco, sono riuniti in spicastri posizionati all’ascella delle foglie e nella parte superiore delle ramificazioni. La fioritura, scalare nelle regioni mediterranee, si ha quasi tutto l’anno. Il frutto è un tetrachenio, costituito da piccoli acheni di colore bruno, lisci, obovati.
Organi della pianta utilizzati, principi attivi, proprietà: i principi attivi sono presenti nelle foglie e nelle sommità fiorite. La cui raccolta si effettua preferibilmente nel periodo di fine primavera-estate. Per distillazione in corrente di vapore si ottiene l’olio essenziale che possiede proprietà antibatteriche, spasmolitiche, antiossidanti. Esso è composto da idrocarburi monoterpenici (α-pinene, canfene, mircene, α e γ terpinene), alcooli monoterpenici (linalolo, borneolo, terpinen-4-olo), chetoni (canfora, verbenone, carvone).
L’essenza è molto utilizzata nell’industria cosmetica per la composizione di profumi e preparati da toeletta, in prodotti detergenti per l’igiene del corpo e la cura dei capelli. In campo cosmetico si sfruttano le proprietà dermopurificanti, deodoranti, stimolanti, tonificanti ed astringenti. Il rosmarino agisce sul sistema nervoso con effetti stimolanti contro la spossatezza e favorisce la digestione.
Uso alimentare: nella cucina mediterranea è ampiamente utilizzato per insaporire soprattutto le carni, ma in virtù delle notevoli proprietà di questa profumatissima pianta (nota e amata già dagli antichi Egizi), non esitiamo a utilizzarla con fantasia nelle nostre ricette, magari per condire sughi o insieme con i legumi e il pesce.
Curiosità: per gli antichi egizi il rosmarino simboleggiava la memoria delle persone care e lo utilizzavano per imbalsamare i corpi dei defunti. Secondo gli antichi romani la pianta sarebbe nata nelle terre vicino al mare. Nell’antichità il rosmarino veniva utilizzato per migliorare la memoria e “rianimare” gli spiriti stanchi.