NOME BOTANICO: Crithmum maritimum L.
FAMIGLIA: Apiaceae (Umbelliferae)
NOME DIALETTALE: Fenùcchio r’ mare
INGLESE: Sea fennel; Rock samphire
Etimologia e diffusione: dal greco krithe (orzo) per la somiglianza del frutto ad un chicco d’orzo, maritimum = marittimo per il suo habitat.
Pianta diffusa in tutti i territori costieri, sulle coste del Mar Nero, del Mediterraneo e dell’Atlantico, fino alla Scozia, su suoli di varia natura, influenzati dalla salsedine come sabbia, moli, scogliere, dirupi.
Nelle diverse regioni d’Italia viene anche chiamato critmo, spaccasassi o frangisasso, cretamo, critamo, critamo marittimo, crite, critmo, bacicci, crista marina, erba di San Pietro.
Caratteri botanici e biologici: pianta perenne rizomatosa, presenta fusti robusti e ramificati alti fino a 60 cm, lignificati alla base. Le foglie sono alterne e succulente, 2-3 pennatosette, con lamina divisa in segmenti lanceolati. Le infiorescenze sono a forma di ombrelle con 20-30 raggi che portano fiori giallo-verdognoli.
Tutta la pianta è rivestita da uno strato ceroso che forma una cuticola e limita la perdita di acqua. La fioritura avviene da giugno a settembre.
Organi della pianta utilizzati, principi attivi, proprietà: le foglie hanno proprietà stimolanti, aperitive, digestive, diuretiche, carminative. Tra i componenti che si possono trovare nell’olio essenziale vi sono β-fellandrene, timolo metil etere, γ-terpinene, dill-apiolo. L’olio essenziale possiede attività antibatterica prevalentemente contro batteri Gram positivi, anche se inferiore a quella del finocchietto selvatico.
Le foglie del finocchio di mare sono risultate anche ricche di composti fenolici ed in particolare di acido clorogenico. I semi si utilizzano come spezia o per la preparazione di decotti, tinture e di vini medicinali.
Uso alimentare: le foglie tenere possono essere raccolte durante tutto il periodo vegetativo fino a prima della fioritura e consumate fresche o essiccate. Vengono usate per dare sapore a pesci, uova, antipasti e insalate, primi piatti. Possono anche essere utilizzate per aromatizzare salse, pietanze, aceto. Possono essere utilizzati anche i semi.
Usi tradizionali: il finocchio di mare è stato ampiamente utilizzato in passato in cucina e come medicina, oltre che come pianta officinale della quale si faceva ampio commercio, nonostante la sua raccolta fosse in alcune zone molto pericolosa. Dioscoride descrisse la pianta e le sue proprietà.
Curiosità: il finocchio di mare è citato da Shakespeare in Re Lear (Atto 4, scena 6): “Half-way down hangs one that gathers samphire - dreadful trade!”, “A metà strada cade colui che raccoglie l’erba di San Pietro, lavoro terribile!”