WP1 - COORDINAMENTO SCIENTIFICO E AMMINISTRATIVO DEL PROGETTO - (Resp DIFARMA e Nuovo Cilento S.C.A.R.L.)
L’attività di coordinamento si realizza tramite:
Riunione di coordinamento iniziale plenaria, in cui saranno fisicamente presenti lo staff di gestione tecnico-scientifico e quello amministrativo del coordinatore e di ciascun partner, finalizzata a promuovere un’efficace ed efficiente rete di comunicazione tra i partner per la realizzazione al meglio degli interventi previsti per l’intera durata del progetto. Nel corso della riunione iniziale di coordinamento saranno pianificate le azioni di trasferimento/collaudo, la tempistica e le responsabilità specifiche. Saranno inoltre codificate le modalità di scambio delle informazioni tra i partner. Nel corso della stessa riunione sarà programmata la conferenza stampa di presentazione del progetto;
Riunioni in itinere di coordinamento e monitoraggio dello stato di avanzamento, a cadenza trimestrale, utilizzando preferibilmente Skype meeting. La partecipazione alle riunioni in itinere tramite Skype è volta a minimizzare il tempo e le risorse connesse con lo spostamento dei partner coinvolti (minimizzazione dell’impronta del carbonio del progetto). Le riunioni avranno carattere plenario o di sottogruppo (formati da specifici componenti dei partner, secondo l’occorrenza).
Riunione finale plenaria di coordinamento in cui saranno fisicamente presenti tutti i partner, per l'organizzazione del Convegno finale e degli adempimenti tecnico-amministrativi di chiusura progetto.
Visite del partenariato condivise presso i campi collaudo
WP2 - INTERVENTI AGRONOMICI PER ACCRESCERE LA CAPACITA’ DI RISERVA IDRICA DEL SUOLO IN OLIVETI (Resp DIFARMA)
Su un’area rappresentativa collinare destinata ad oliveto, sufficientemente ampia, verrà allestito il campo di collaudo dei seguenti interventi: utilizzazione di compost di sansa in combinazione fattoriale con inerbimento naturale, lavorazione del terreno confrontato con la gestione tradizionale rappresentata dalla sola lavorazione del terreno. L’inerbimento verrà gestito con la trinciatura del materiale che verrà lasciato in loco. All’inizio dell’allestimento verranno effettuati interventi di sistemazione per la intercettazione delle acque piovane in modo da ridurre il ruscellamento e incrementare la riserva idrica del suolo. Gli interventi saranno progettati in modo da ridurre al massimo l’impatto ambientale e l’uso di mezzi meccanici, con formazione di lunette per favorire la raccolta dell’acqua.
All’inizio e alla fine del progetto verrà misurata la capacità di infiltrazione del suolo per le diverse combinazioni; verranno effettuate le misure di attività enzimatiche e biodiversità funzionale della microflora; durante l’intera durata degli interventi verrà monitorato il contenuto idrico del suolo, l’indice di copertura e la biomassa dell’inerbimento. Sulle piante verranno monitorate le fasi fenologiche, lo stato idrico di foglie campione, la produzione di olive e la resa in olio.
WP3 - RECUPERO DI MICRO-BACINI E ALLESTIMENTO DI VASCHE FUORI SUOLO PER LA RACCOLTA DI ACQUE PIOVANE - (Resp. Nuovo Cilento S.C.A.R.L.)
La prima fase prevede il censimento di dettaglio delle vasche di raccolta (posizione, tipologia, capacità, stato) presenti sul territorio, la tipologia di intervento per il recupero, la quantificazione di acqua disponibile per irrigazioni di soccorso.
La seconda fase prevede l’allestimento di un campo collaudo destinato a colture orticole utilizzando la disponibilità idrica assicurata dalle vasche recuperate, integrata da quella di dispositivi rimovibili di raccolta delle acque piovane, in modo da confrontare i risultati produttivi e qualitativi rispetto al sistema tradizionale non irrigato, in combinazione con gli interventi con preparati organici, come descritto in WP4.
WP4 - POTENZIAMENTO DELL'ATTIVITA' MICROBIOLOGICA DEL SUOLO - (Resp. CREA-OF)
Partendo da attrezzature semplici e da materie prime facilmente reperibili in azienda si realizzano mezzi tecnici e coltivazioni microbiche compost da sansa, il bokashi, il tè di compost e l’estratto acquoso dell’accumulatore di microrganismi) capaci di migliorare lo stato di salute del suolo e risolvere molte problematiche produttive, particolarmente efficaci su colture orticole. Questi preparati organici sono ricchi di microrganismi utili che hanno importantissime funzioni di difesa delle piante verso batteri e funghi fitopatogeni; altri operano la fissazione dell’azoto atmosferico e incrementano l’assorbimento del fosforo o di altri elementi di cui le piante necessitano, interagendo con tutti gli interventi agronomici volti a ottimizzare l’uso delle risorse e particolarmente quella idrica.
I preparati organici utilizzati saranno il compost da sansa, il teku kana, il tè di compost e l’estratto acquoso dell’accumulatore di microrganismi, in combinazione con gli interventi irrigui di soccorso, come definiti nel WP3, su coltivazioni di cipolla e pomodoro.
Sui preparati organici verranno eseguite analisi microbiologiche per la determinazione di batteri e funghi totali, verrà determinata l’attività idrolasica totale e la biodiversità funzionale-metabolica della microflora mediante la tecnica Biolog Ecoplate, verranno eseguite analisi biologiche per la valutazione su Lepidium sativum L. della fitotossicità e della biostimolazione, della soppressività su Sclerotinia minor, Rhizoctonia solani. Alla raccolta verranno determinati la produzione areica, dimensioni, calibro, peso, sostanza secca, contenuto in ceneri, pH, acidità titolabile, solidi solubili. Durante il ciclo di sviluppo verrà eseguito il monitoraggio fitopatologico.
Nell’oliveto, gestito con le modalità definite nel WP2, verranno effettuate misure di attività enzimatiche (attività idrolasica totale, deidrogenasica, fosfatasica, solfatasica, β-glucosidasica, N-acetil β-glucosaminidasica) per valutare gli effetti sulla qualità microbiologica del terreno. Campioni di suolo verranno prelevati nello strato di 0-5 cm di profondità all’inizio e alla fine del periodo di prova. Nei terreni sottoposti ai diversi trattamenti verrà valutata la biodiversità funzionale-metabolica della microflora mediante la tecnica Biolog Ecoplate.
WP5 - SISTEMAZIONE DELLE SCARPATE CON PIANTE AROMATICHE - (Resp DIFARMA)
La flora spontanea mediterranea è ricchissima di biodiversità vegetale tra cui le aromatiche sono presenti con molte specie. Il settore delle piante aromatiche è in forte espansione (ISMEA,2013) in quanto i consumatori hanno cominciato ad associarle a cuochi di fama, cibi raffinati e innovativi, tradizioni etnobotaniche. Inoltre, grazie alle proprietà antiossidanti, contribuiscono a migliorare il valore salutistico degli alimenti ai quali vengono aggiunte.
L'attività propone l’introduzione di specie aromatiche per il consolidamento delle scarpate in modo da evitare le perdite di suolo per erosione, ridurre il ruscellamento, favorire la infiltrazione di acqua e quindi l’accrescimento della biomassa con maggiore effetto di sequestro della CO2. Per l’intervento si ritiene di utilizzare specie presenti allo stato spontaneo sul territorio attraverso il recupero di materiale da utilizzare per la fase di moltiplicazione per nuovi impianti o rinfittimento di specie già presenti in modo da garantire l’adattamento alle condizioni pedo-climatiche e contribuire a valorizzare la biodiversità.
L’intervento verrà effettuato utilizzando le scarpate delle aree destinate a campi di collaudo per l’olivicoltura e per l’orticoltura e presso un’altra azienda dei soci, con differenze per natura del suolo, microclima, altitudine, giacitura ed esposizione dei terreni.
Nella prima fase si provvederà al recupero del materiale di moltiplicazione per le specie individuate tra menta, origano, rosmarino, salvia, timo, melissa, lavanda steca, mirto e alla preparazione delle piantine presso le strutture della Cooperativa Nuovo Cilento. Successivamente al trapianto si provvederà al monitoraggio dell’accrescimento, delle fasi fenologiche, alla determinazione della produzione di biomassa fresca e essiccata in modo da verificare la possibile utilizzazione sia per il mercato del fresco che quello dell’essiccato, contenuto in olio essenziale. Ad intervalli periodici verrà rilevata la quantità di terreno eroso per ruscellamento nelle diverse condizioni rispetto alle aree prive di intervento, mediante la posa in opera di teli di raccolta.
WP6 - VALUTAZIONE DELLA QUALITA' DELLE PRODUZIONI - (Resp. DIFARMA)
Le indagini sulle componenti qualitative delle produzioni rappresentano un elemento fondamentale per la valutazione degli effetti dei trattamenti. Inoltre il contenuto in composti bio-attivi di interesse salutistico rappresenta attualmente un elemento di grande interesse da prendere in considerazione per la valutazione e valorizzazione delle produzioni, particolarmente per prodotti di nicchia o tipici.
La valutazione della qualità sarà fatta sulle produzioni ottenute nelle precedenti attività
Campioni rappresentativi delle produzioni orticole raccolte nei campi collaudo in funzione dei diversi trattamenti saranno prelevati presso le aziende coinvolte e trasportati in condizioni idonee in funzione della tipologia di prodotto, presso i laboratori del DIFARMA dove saranno sottoposti ad analisi. Le analisi si diversificheranno a seconda delle differenti caratteristiche organolettiche di ciascun prodotto e terranno conto dello specifico contenuto in composti bioattivi (BACs).
Campioni rappresentativi di olio di oliva corrispondenti ai diversi trattamenti saranno sottoposti ad analisi per la determinazione dell’acidità, numero di perossidi, indice spettrofotometrico. Verrà inoltre definito il profilo aromatico dei campioni in funzione dei trattamenti agronomici.
Campioni rappresentativi delle diverse specie di piante aromatiche fresche ed essiccate verranno sottoposti ad analisi per la determinazione del contenuto in antiossidanti.
WP7 - VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITA' DEI SISTEMI COLTURALI ATTRAVERSO INDICATORI - (Resp. DIFARMA e AGES s.r.l.s.)
L’attività è volta a valutare la sostenibilità ambientale, energetica ed economica delle soluzioni proposte. I dati saranno riferiti al kg di prodotto. Ogni operazione colturale ed intervento agronomico sarà dettagliatamente caratterizzata.
Metodologia
Analisi ambientale tramite metodologia LCA (Life Cycle Assessment (normativa Uni ISO 14040) con l’ausilio del software SIMAPRO 8.02. Per quanto riguarda la Water footprint, verrà stimato il volume totale di acqua dolce utilizzata in modo diretto e indiretto per realizzare il prodotto in tutte le fasi della catena di produzione. In particolare, verrà stimato il consumo di acqua blu (Volume d’acqua di superficie o di falda utilizzata nel processo produttivo che non viene reimmessa nel sistema idrico da cui proviene), acqua verde (Volume d’acqua piovana utilizzata durante il processo produttivo, che non defluisce e non reintegra le risorse superficiali e/o sotterranee), acqua grigia (volume d’acqua necessario per diluire gli agenti inquinanti immessi durante il processo produttivo e riportare la loro concentrazione al valore naturale del corpo idrico ricevente).
Analisi energetica condotta secondo il principio dell’Energy Matter Inputs. Permetterà di esprimere in MJ/kg di prodotto il consumo di energia legato alla costruzione delle macchine/attrezzature utilizzate, al processo di produzione e trasformazione e alla movimentazione dei materiali.
Analisi economica: L’analisi economica riguarderà l’analisi dei costi di produzione di 1 kg di prodotto attraverso la metodologia Life Cycle Costing (LCC) che prevede la distinzione dei costi in variabili (lavoro, materiali a logorio totale, carburante, energia elettrica, ecc.) e fissi (quote di ammortamento impianti e macchine, assicurazione e manutenzione macchine) dell’intero ciclo di produzione ed investimento.
WP8 - DISSEMINAZIONE DEI RISULTATI - (Resp. Nuovo Cilento S.C.A.R.L.)
La diffusione dei risultati sarà assicurata tramite:
La partecipazione del Capofila e/o i Partner alle attività della Rete Rurale Nazionale e della Rete europea del PEI.
Il progetto e le attività realizzate saranno pubblicate sui portali della Rete Rurale Nazionale e della Rete europea dell’EIP, su social media (es. Facebook, Twitter, Youtube).
Il GO organizzerà un workshop intermedio e un convegno finale che saranno diffusi anche in teleconferenza.
Sito web del GO creato ad hoc, multilingue, che conterrà informazioni relative a composizione del GO, obiettivi del progetto, accordo di cooperazione, regolamento interno, avanzamento delle fasi progettuali, innovazione individuata e trasferibile in azienda, strumenti di divulgazione attivati, contatti dei referenti del GO. Il sito web consentirà la tempestiva divulgazione dei risultati a livello nazionale e internazionale anche tramite l’invio di newsletter agli utenti registrati. Le informazioni saranno diffuse anche via social.
Azioni di disseminazione delle innovazioni (giornate dimostrative, coaching, visite) realizzate con almeno 5 giornate dimostrative presso i partner.
La veicolazione delle informazioni verso gli stakeholder riguarderà temi differenti nei quattro anni.
Saranno realizzate le riprese delle giornate dimostrative di progetto e caricate sul canale YouTube.
Sarà realizzato un database dei mezzi di informazione (giornali, radio, televisioni) che saranno puntualmente invitati a ciascun evento.
Il GO realizzerà 2 informativi in formato digitale (DVD) sui temi innovativi del progetto
Saranno organizzati 2 workshop tecnici comprensivi di corsi di training della durata di 1 giorno su scala locale, nazionale e europea sulle tematiche del progetto (tecniche conservative; recupero di micro-impianti)
Numero 2 seminari divulgativi delle attività di progetto presso il corso di Agraria dell’Università di Salerno
Partecipazione a fiere/eventi