È un documento clinico, rilasciato da figure specialistiche iscritte ai relativi albi professionali (neuropsichiatri, psicologi, …). La diagnosi, redatta con riferimento a un sistema nosografico riconosciuto a livello internazionale, indica la presenza di un disturbo e l’eventuale livello di gravità.
Indica la teoria e la pratica dell'insegnamento, parte della pedagogia che ha per oggetto l'insegnamento e i relativi metodi. Studia strategie e attività per l’apprendimento, dalla definizione degli obiettivi alla scelta dei contenuti, dalla scelta delle metodologie all’organizzazione delle esperienze, fino alla valutazione.
Nei PEI della Scuola Secondaria di II grado è possibile optare per una progettazione didattica differenziata, oltre che per una personalizzata. Risulta differenziata una progettazione didattica che attua una rilevante riduzione degli obiettivi di apprendimento previsti per uno specifico indirizzo di studi e alla fine del percorso scolastico porta al rilascio di un attestato dei crediti formativi, non del diploma. La valutazione degli apprendimenti è riferita alla progettazione definita nel PEI e può prevedere pertanto anche verifiche non equipollenti.
Comprendono i diversi elementi registrabili in riferimento alle potenzialità del soggetto e ai livelli di apprendimento iniziali, per costruire il percorso di inclusione e la realizzazione di un ambiente di apprendimento che soddisfi i bisogni educativi speciali.
Dimensione socializzazione - interazione Si riferisce sia alla sfera affettivo-relazionale, sia alla sfera dei rapporti sociali con gli altri. Considera sia l’area del sé e le variabili emotive/affettive della relazione, sia la capacità del rispetto delle regole nel contesto ed insieme agli altri.
Dimensione comunicazione - linguaggio Fa riferimento alla ricezione e alla produzione di messaggi verbali, non verbali, scritti ed orali, all’uso comunicativo del linguaggio verbale o di linguaggi alternativi o integrativi, comprese tutte le forme di comunicazione non verbale, artistica e musicale, che possono essere supportati da strumenti e tecniche di comunicazione o altri mezzi a scopo comunicativo.
Dimensione autonomia - orientamento Fa riferimento all’autonomia della persona e all’autonomia sociale, alle dimensioni motorio-prassica (motricità globale, motricità fine, prassie semplici e complesse) e sensoriale (funzionalità visiva, uditiva, tattile).
Dimensione cognitiva - neurologica dell'apprendimento Fa riferimento alle capacità mnesiche, intellettive e all’organizzazione spazio temporale, al livello raggiunto relativamente alle strategie utilizzate per la risoluzione dei compiti in base alla fascia d’età, agli stili cognitivi, alla capacità di integrare competenze diverse per la risoluzione di compiti, alla competenza di lettura, scrittura, calcolo, decodifica di testi o messaggi.
Secondo l'ICF, la disabilità è il risultato dell'interazione tra la persona, con la sua particolare condizione di salute, e l'ambiente circostante. A parità di condizione di salute, un ambiente sfavorevole può intensificare le difficoltà vissute dalla persona. Nel modello sociale, quindi, la disabilità non è una caratteristica intrinseca della persona, né qualcosa che le “appartiene” o da cui debba essere salvata o curata. La disabilità emerge dall'interazione tra alcune caratteristiche individuali (come eventuali menomazioni) e un ambiente progettato per persone con caratteristiche differenti. In questa prospettiva, la disabilità è il risultato delle barriere sociali, fisiche e architettoniche che ostacolano la piena partecipazione e impediscono alle persone di godere delle stesse opportunità offerte agli altri.
La disciplina (o area disciplinare) è l'insieme dei saperi e linguaggi specifici in un certo ambito d'insegnamento; all'interno della disciplina si possono prevedere interventi di personalizzazione rispetto alla progettazione didattica della classe e/o ai criteri di valutazione.
La discriminazione che si basa sulla disabilità è definita dalla Convenzione ONU come qualsiasi “distinzione, esclusione o restrizione” con lo scopo o l’effetto di pregiudicare l’esercizio di un diritto umano o di una libertà fondamentale, in qualsivoglia ambito, sia esso economico, politico, sociale, culturale… In Italia la Legge 67/2006 specifica che si è in presenza di discriminazione diretta ogni volta che, in connessione alla disabilità, una persona “è trattata meno favorevolmente di quanto sia, sia stata o sarebbe trattata una persona non disabile in situazione analoga”. Si è, invece, in presenza di discriminazione indiretta quando “una disposizione, una prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri mettano una persona con disabilità in una posizione di svantaggio rispetto ad altre persone”. Anche nell’ambiente scolastico. La L. 67/2006 può risultare uno strumento efficace per il contrasto alle discriminazioni che possono essere le più varie: dall’esclusione da attività didattiche e uscite, alle difficoltà delle relazioni tra pari o con gli insegnanti.
Il Gruppo di Lavoro Operativo, nella componente docente, è composto dal team di docenti contitolari o dal Consiglio di classe ed è presieduto dal Dirigente scolastico o da un suo delegato. I docenti di sostegno, in quanto contitolari, fanno parte del Consiglio di classe o del team dei docenti.