La Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) definisce le barriere come “Fattori nell’ambiente di una persona che, mediante la loro assenza o presenza, limitano il funzionamento e creano disabilità”. Essi includono aspetti come un ambiente fisico inaccessibile, la mancanza di tecnologia d’assistenza rilevante, gli atteggiamenti negativi delle persone verso la disabilità e anche servizi, sistemi e politiche inesistenti o che ostacolano il coinvolgimento delle persone con una condizione di salute in tutte le aree di vita. Possono presentarsi barriere architettoniche (come la presenza di gradini che costituiscono un ostacolo per le persone con disabilità motoria), ma anche altre forme di limitazioni meno visibili, quali, per esempio, la mancanza di informazioni in linguaggio accessibile. L'interazione tra queste barriere e le condizioni personali dell'individuo è cruciale nella determinazione della disabilità. Nella Sezione 6 del modello di PEI è prevista l’osservazione sul contesto, proprio per evidenziare i fattori (personali e ambientali) che possono costituire barriere e che devono quindi essere rimosse.
Il Braille è un sistema di codifica tattile utilizzato principalmente da persone non vedenti o ipovedenti per leggere e scrivere. Il sistema, sviluppato da Louis Braille nel 1824, si basa su una matrice di sei punti disposti su due colonne e tre righe, denominata "celle Braille". Ogni cella può contenere da uno a sei punti sollevati, che rappresentano le lettere dell'alfabeto, i numeri, i segni di punteggiatura e altri simboli. Il Braille può essere scritto su vari supporti inclusi carta, plastica e metallo, mediante l'impiego di strumenti specializzati come la macchina per scrivere Braille o attraverso l'uso di tecnologie assistive come i display Braille elettronici. Le persone leggono il Braille passando le dita sui punti elevati, permettendo la percezione tattile delle informazioni. Questo sistema offre alle persone con disabilità visiva l'accesso a testi scritti, materiali educativi e comunicazioni quotidiane, promuovendo l'autonomia e l'inclusione sociale. Il Braille si applica non solo nella lingua scritta, ma anche nella notazione musicale, matematica e scientifica, ampliando le sue utilità nel campo dell'istruzione. Per questo motivo, risulta ancora oggi un valido strumento di apprendimento diretto e autonomo per uno studente con disabilità visiva.