Fracture of the UnReal

Un autoritratto che esplora il fragile confine tra realtà fisica e identità digitale. Il volto, generato dall’intelligenza artificiale, si incrina, rivelando al suo interno una versione digitale di me stessa: una sorta di "anima tecnologica" composta da pixel e circuiti elettrici. La crepa rappresenta una collisione tra due mondi: quello della carne e quello del codice. 

Sotto l’apparenza umana si cela una costruzione sintetica, un varco che invita a riflettere su chi siamo realmente in un’epoca in cui il confine tra l’essere umano e la sua controparte digitale si assottiglia.