18b. Visita al Museo di Storia Naturale

Il seguente è il programma in presenza. Nel caso che la visita in presenza non sia possibile, la visita sarà effettuata online.

La lezione fuori sede è preceduta dalla lezione sulla "scuola pisana di geologia" e su Paolo Savi.

Prevede la visita alla Galleria Storica del Museo di Storia Naturale, dedicata a Paolo Savi, geologo e zoologo, nel 1823 giovanissimo direttore del museo, considerato il fondatore della cosiddetta "scuola pisana di geologia". La visita al museo proseguirà poi nella Galleria dei minerali, dedicata a Antonio D'Achiardi, mineralogista, autore del fondamentale testo "Mineralogia della Toscana" e direttore del museo di mineralogia.

Il museo di storia naturale è - esso stesso - un formidabile supporto per la didattica, potendo far interagire le persone direttamente con i reperti scientifici. Le nuove esposizioni saranno visitate tenendo presente le loro potenzialità didattiche per lo studio delle scienze naturali.

La Certosa

La Certosa di Calci è un complesso monastico certosino fondato nel 1367 (nel 2017 è stato solennemente festeggiato il 650° anniversario dalla fondazione)  e ampliato nel corso dei secoli XVII e XVIII. 

Nel 1634 viene progettato il grande chiostro intorno a cui si distribuiscono le celle dei padri. Tra il 1764 e il 1797 il priore Alfonso Maggi avvia una fase di importanti lavori di ampliamento e decorazione che trasformerà la Certosa in una delle testimonianze di arte e architettura settecentesche più significative della Toscana. Divenuto di proprietà demaniale nel 1866, il complesso è stato dichiarato monumento nazionale. 

Oggi ospita da una parte il Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa e dall’altra il Museo Nazionale della Certosa monumentale. 

Il Museo di Storia Naturale

Nato alla fine del XVI secolo come “Galleria” annessa al Giardino dei Semplici di Pisa (l’attuale Orto Botanico), il Museo ha arricchito le sue collezioni nel corso dei secoli e custodisce oggi un patrimonio di enorme valore storico e scientifico.

Tra il 1500 e il 1600 molti sovrani, nobili e uomini di scienza raccoglievano tutto quello che appariva bello, raro, curioso o stravagante. Queste raccolte venivano chiamate in tedesco Wunderkammer (Camere delle meraviglie). Qui erano conservati i prodotti dei tre regni della natura (naturalia), gli oggetti fatti da uomini di diverse epoche e provenienze (artificialia), gli oggetti rari e curiosi (curiosa). 

Da un certo punto di vista, la Wunderkammer anticipò lo sviluppo del concetto di museo, anche se ancora non aveva le caratteristiche della sistemazione e del metodo. Anche Ferdinando I, Granduca di Toscana aveva la sua collezione di meraviglie, che però era aperta al pubblico, si trovava in un edificio di quattro stanze accanto all'Orto Botanico e rappresentò l'inizio del museo. Delle collezioni originarie sono rimasti solo pochi pezzi, ma l'atmosfera della Wunderkammer è stata ricreata in un allestimento recentemente inaugurato.

Qui si possono vedere alcuni video (a cura del Museo) all'interno di alcune sale e allestimenti museali

La Galleria Storica

La Grotta del Leone

Le campagne di scavo in Patagonia, alla ricerca dei dinosauri

18. LA "SCUOLA PISANA DI GEOLOGIA"

19. L'INTERNO DELLA TERRA E LA NASCITA DELLA GEOFISICA