Aspetti didattici. 3. Il magma si muove

Tratto dal progetto Earth Learning Ideascaricare qui in formato pdf (testo in inglese). Il contenuto è in parte tradotto in questa pagina, insieme ad altro.

Si tratta di costruire un modello di quanto avviene all'interno della litosfera durante e dopo la formazione del magma.

Il modello che proponiamo è abbastanza semplice, ma ci consente di discutere diversi aspetti.

In un becher da 500 ml si versa uno strato di cera rossa in piccoli frammenti. Al di sopra si deposita uno strato di sabbia ed infine si riempie con acqua.

Il becher viene posto su un treppiede sopra una fiamma (a scuola, niente fiamme libere! si userà una piastra elettrica. n.d.t.).

Prima di questo, si chiederà ai ragazzi di prevedere cosa succederà nel becher , anche attraverso alcune domande guidate dall'insegnante:

Dopo questa fase di discussione, si inizia a riscaldare il becher osservando attentamente (anche se a distanza di sicurezza) cosa succede. In realtà, per un bel po' non sembra succedere niente fino a quando, abbastanza improvvisamente, si ha una 'eruzione' di cera: la cera, cioè, raggiunge il pelo dell'acqua e si allarga sulla superficie.

Anche se l'acqua è sufficientemente fredda da far solidificare la cera che la attraversa, si formano dei 'tubi' al cui interno la cera calda può continuare a fluire verso l'alto, isolata dall'acqua.

(Togliere il becher dalla sorgente di calore quando c'è ancora sul fondo un po' di cera).

Alla fine, è opportuno discutere in quali aspetti il modello descrive la realtà della "messa in posto" dei magmi.

Subito dopo, è opportuno anche evidenziare gli aspetti in cui il modello NON rappresenta affatto il mondo reale

E' interessante investigare ancora un po' questo modello.

Ha alcune caratteristiche attraenti: per esempio, è abbastanza 'facile da fare', non richiede attrezzature complesse o materiali costosi. Inoltre, ha un 'buon impatto visivo', quello che avviene è immediatamente percepibile ecc.

Queste caratteristiche fanno sì che in alcuni casi sia proposto anche a bambini della scuola primaria. Per esempio, in un articolo tratto da Naturalmente, (inserire link), si presentano due bei percorsi didattici per affrontare la "dinamica endogena" della Terra, il primo in una classe terza della scuola primaria ed il secondo in una classe terza della scuola secondaria di primo grado.

E' interessante vedere come il modello sopra descritto è stato interpretato dai bambini della primaria.

Nella sequenza sotto riportata di foto, disegni e commenti dei bambini, tratti dall'articolo citato, viene subito fuori la difficoltà di attribuire un ruolo all'acqua: che ci sta a fare? L'eruzione, per i bambini, avviene nel momento in cui la cera supera lo strato di sabbia. La sabbia è molto più simile a come ci si immagina la crosta terrestre di quanto lo sia l'acqua. E' difficile, per un bambino, attribuire all'acqua il ruolo di crosta terrestre, come invece l'interpretazione corretta del modello prevede. Il modello potrebbe viceversa rinforzare un concetto errato e molto diffuso: sotto il vulcano (sabbia) c'è il "fuoco". E' chiaro che comunque molti dei significati di questo modello si pèrdono, proprio per l'età dei bambini. Quanto resta? E' sufficiente? Giustifica l'introduzione di questo modello? Discussione....

“questo mi fa pensare ad un vulcano tranquillo, che la cera è il fuoco, la sabbia il vulcano e il fornelletto gli dà la forza per esplodere. L’acqua non mi fa pensare a nulla.”

“questo mi fa pensare ad un vulcano che sta per lasciar uscire la lava che dal basso deve trapassare la sabbia.”

“questo mi fa pensare che il vulcano ha eruttato, come accade nei vulcani veri.”

Aspetti didattici. 2. Fusione parziale

Aspetti didattici. 4. La cristallizzazione