Un museo da scoprire: notizie dall'IC Pacinotti

Data pubblicazione: Feb 23, 2019 8:25:27 AM

La scuola e il Museo si tendono la mano nel progetto “Il Museo da scoprire”, siglato il 19 novembre 2016 tra il Museo di Storia Naturale e l’Istituto Comprensivo Pacinotti di Pontedera. E proprio “mano” è la parola chiave di questa iniziativa, consistita nel mettere a disposizione le risorse e gli spazi del Museo per un approccio educativo basato sulla sperimentazione o, in altre parole, sulla possibilità concreta, per gli allievi, di “toccare con mano” (hands-on) ciò che sarebbero andati ad apprendere: un nuovo modo di insegnare le scienze che è stato insieme efficace e appassionante.

A dare il via all’iniziativa un gruppo di insegnanti intraprendenti dell’Istituto, insegnanti che partecipano da sempre alle scuole estive che il Museo organizza e desideravano trasportare questa esperienza nelle proprie classi. In prima linea anche il Museo stesso, che ha accolto con entusiasmo le loro proposte, offrendo gli operatori, le metodologie e gli strumenti necessari per concretizzarle. Ma nulla di tutto questo sarebbe stato possibile senza la curiosità e la voglia di scoprire degli 88 allievi delle scuole dell’Infanzia Diaz e De Gasperi.

Il procedimento seguito nello sviluppo del progetto è stato quello della creazione di un gruppo di lavoro, composto dagli insegnanti e dagli operatori del Museo che si è riunito per ben sette volte nel corso del progetto. Questa modalità ha consentito il miglioramento delle relazioni tra insegnanti, e tra insegnanti e operatori del Museo, lo scambio e l’acquisizione di nuove competenze, l’insorgere di un entusiasmo e di un senso di gratificazione professionale. Ha prodotto infine una proposta didattica originale e il coinvolgimento emotivo delle famiglie.

Il progetto ha avuto luogo da gennaio a luglio 2017, con ciascuna classe in visita al museo per due volte, per approdare il 15 giugno a un evento conclusivo, nel corso del quale i genitori sono stati coinvolti in prima persona insieme ai loro figli, per favorire una presa di coscienza da parte loro del ruolo fondamentale di attività didattiche e percorsi specifici. “Presi per mano” dagli allievi gli adulti sono entrati a far parte dell’atmosfera educativa del museo, con le rispettive parti giocate dall’educatore, dall’insegnante e dal bambino.

Gli argomenti del percorso educativo sono stati: ambiente, terra e minerali. In base alle programmazioni delle sezioni (svolta in funzione di questo progetto) e all’età degli alunni sono stati allestiti e, talvolta, riadattati i percorsi museali più attinenti. Il ruolo-guida delle scelte educative dell’insegnante non è mai stato in discussione, anzi, sono state studiate di volta in volta soluzioni specifiche che potessero più felicemente sposarsi con ciascun indirizzo e orientamento formativo, per accogliere in maniera feconda e proficua tutte le istanze più diverse. L’apprendimento si è svolto principalmente in classe, sulla base di nuclei educativi condivisi individuati dagli insegnanti, per poi trovare in occasione delle visite al Museo il suo compimento.

Il primo spunto di riflessione è stato, per i bambini, l’osservazione dell’ambiente naturale a loro più vicino, ossia il giardino della scuola, così da avviarsi alla scoperta delle relazioni temporali che legano gli avvenimenti: cosa accade prima, cosa accade dopo? È stato dunque introdotto il concetto di ciclicità delle quattro stagioni, durante le quali i bambini hanno studiato le piante, le zolle di terre e i piccoli animali (insetti) che le abitano. I mutamenti climatici e gli effetti che questi hanno su tutte le cose e le creature sono stati approfonditi in Museo con i laboratori museali “Gli animali dormiglioni”, “Gli animali del bosco” e “Toccando s’impara”. Non solo: l’analisi dei cambiamenti atmosferici ha condotto all’approfondimento dell’elemento-acqua, che ha trovato il suo culmine nel percorso “Gli acquari della Certosa”, dove l’acqua è fonte di vita. I pesci sono stati oggetto di studio per la forma geometrica e il colore, e sono poi entrati a far parte della vita quotidiana degli alunni attraverso l’adozione, da parte di una delle sezioni, di un pesciolino.