8. Cosa è il rischio sismico?

In quali zone della Terra avvengono i terremoti? 

Per visualizzare ed esplorare la distribuzioni degli epicentri dei terremoti (e la distribuzione dei vulcani) sulla superficie terrestre è utile scaricare Seismic/Eruption, di Alan Jones, un programma gratuito per visualizzare l'attività sismica e vulcanica nello spazio e nel tempo. I dati mostrati sono aggiornati al 2011 e si riferiscono agli ultimi 50 anni.

"L’Italia è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo, per la sua particolare posizione geografica, nella zona di convergenza tra la zolla africana e quella eurasiatica. La sismicità più elevata si concentra nella parte centro-meridionale della Penisola, lungo la dorsale appenninica (Val di Magra, Mugello, Val Tiberina, Val Nerina, Aquilano, Fucino, Valle del Liri, Beneventano, Irpinia), in Calabria e Sicilia e in alcune aree settentrionali, come il Friuli, parte del Veneto e la Liguria occidentale. Solo la Sardegna non risente particolarmente di eventi sismici". (tratto da  http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/rischio_sismico.wp)

Si possono prevedere i terremoti? 

Si può valutare la probabilità che un terremoto con una certa M avvenga in una certa zona entro un certo intervallo di tempo. Non si può prevedere quando e con quale magnitudo avverrà una futura scossa di terremoto in una determinata zona. Si possono monitorare i fenomeni “precursori”, cioè indicativi dell'avvicinarsi delle condizioni di fratturazione delle rocce. Questi fenomeni però non indicano quando avverrà il terremoto e con che energia.

Precursori: l'esempio del radon 

La misurazione delle emissioni di gas radon ha indicato che anomalie positive possono essere registrate prima di eventi sismici, suscitando molta attenzione nell'ambito degli studi sui precursori idrogeochimici. Il quadro è però molto complesso: in diverse situazioni geologiche sono state registrate anomalie di radon nulle, negative o alternate positive e negative prima di eventi sismici (Tuccimei et al, 2015). Molti studi sono ancora necessari per interpretare i segnali che accompagnano un evento sismico, prima di poterli utilizzare a fini di previsione.

Precursori: 

Rischio = pericolosità * esposizione * vulnerabilità

 Pericolosità: probabilità che un certo evento dannoso si verifichi nel lungo periodo 

 Esposizione: popolazione, infrastrutture, ospedali, scuole, ... 

 Vulnerabilità: propensione delle strutture esposte a danneggiarsi 

Prevenzione

Non si può prevedere quando e con quale magnitudo avverrà una futura scossa di terremoto in una determinata zona: quindi cosa fare? la risposta sta nella definizione stessa di RISCHIO, come prodotto di pericolosità, esposizione e VULNERABILITA'.

Su cosa possiamo, e quindi dobbiamo, agire?

- costruire e ristrutturare rispettando le norme sismiche della propria zona

- in casa e al lavoro, fissare scaffalature e armadi al muro e ridurre le situazioni che potrebbero aumentare il rischio.

Conoscere è il primo passo

Fare prevenzione con un film

Il film è "Non chiamarmi terremoto". Informazioni dettagliate sul progetto didattico le trovate sui siti www.nonchiamarmiterremoto.it e http://www.edurisk.it/

Il film è un mediometraggio (30') in cui la tecnica narrativa della fiction riesce a fondere il punto di vista emotivo ed esperienziale con le necessarie informazioni scientifiche per capire come comportarsi prima, durante e dopo un terremoto, in modo da ridurne gli effetti distruttivi (materiali, ma anche psicologici).

Non chiamarmi terremoto from formicablu on Vimeo.

1) Alla fine di una discussione con i ragazzi, provare ad elencare una lista di cose da sapere e/o fare prima, durante e dopo un terremoto. Alla fine, controllare la lista con quella preparata dalle autorità californiane, ed insegnata in California in tutte le scuole.

2) Appendere in classe questa:

Mappa di pericolosità sismica da http://zonesismiche.mi.ingv.it/

E' una stima probabilistica: probabilità del 10% che una data soglia di scuotimento sia superata entro 50 anni. Si esprime con l'accelerazione orizzontale massima al suolo relativamente a g (9.8 m/s2)

3) saperla leggere e capire come è stata prodotta:

Costruire con il cervello

 Quale torre sopravvivrà al terremoto?

 Valutazione dei danni...

7. Come si trova l'epicentro di un terremoto?

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Scuola invernale 2017-18