COSA FARE SE... ha la DIARREA

LA DIARREA

Per diarrea s'intende un aumento della frequenza di emissione e contemporaneamente una diminuzione della consistenza delle feci, che possono arrivare ad essere acquose.

Il problema maggiore in caso di diarrea è il rischio della disidratazione, specialmente se, oltre alla diarrea, è presente vomito o se la sua durata sia maggiore ad 1 settimana con un numero di scariche superiori alle 4-5 al giorno.

L'emissione di feci semiliquide o liquide si può avere anche in casi di assoluta normalità come per esempio nel neonato il quale solitamente evacua dopo ogni poppata e la consistenza delle feci è appunto semiliquida.

Nella maggior parte dei casi la diarrea è dovuta ad infezioni virali che possono determinare anche vomito e febbre. Nel caso si tratti di un bambino piccolo, sotto i 2 anni, con febbre e nelle feci si riscontri del sangue, frequentemente la causa di ciò è il "rotavirus". Altra causa frequente di diarrea sono i batteri ed i parassiti. Mentre nel caso di infezioni virali la diagnosi si effettua solitamente per esclusione, qualora si tratti di batteri o parassiti questi possono essere isolati nelle feci e di conseguenza può essere effettuata una terapia più specifica.


CHIAMARE IMMEDIATAMENTE IL PEDIATRA SE:

  • il bambino mostra segni di disidratazione (non urina ad intervalli regolari o piange senza lacrime).

  • se presenta oltre alla diarrea numerosi episodi di vomito

  • se è particolarmente sonnolento

  • se accusa dolori addominali violenti

INFORMARE IL PEDIATRA SE:

  • la diarrea dura da più di 3 giorni

  • alla diarrea è associato vomito da più di 24 ore

  • il bambino presenta febbre elevata da più di 24 ore

  • nelle feci è presente sangue

  • la sintomatologia aumenta nonostante sia stata iniziata una terapia.

COSA FARE:

Bambini di età inferiore ad un anno

  • Somministrare per 4-8 ore piccole e frequenti quantità di soluzioni gluco-saline.

  • Nel caso sia allattato artificialmente sostituire il latte che stava assumendo con latte di soia o un idrolisato proteico per 12-48 ore poi passare nuovamente al latte precedentemente assunto.

  • Nel caso sia allattato al seno il latte materno va sospeso per 2-3 poppate (4-8 ore) e sostituito per questo periodo con soluzioni gluco-saline le quali vanno continuate poi alla ripresa dell'allattamento al seno. Durante la sospensione del latte materno la madre dovrà aspirarsi il latte con un tiralatte in modo da evitare l'ingorgo mammario.

Bambini di età superiore ad un anno

  • Evitare latte e latticini per 48 ore

  • Somministrare bevande (succhi e centrifugati di frutta, te o camomilla) e cibi leggeri (brodo vegetale di carote e patate o riso, pastina con olio e parmigiano)

  • Nel caso di bambino sopra i 2 anni che accusi crampi possono essere somministrati (dietro consiglio del Pediatra) anti-spastici.

  • Somministrare fermenti lattici (Dicoflor bst., Infloran cps., Bifilact cps., Bioflorin cps., Lactogermine flac., ecc.)

  • Si possono somministrare farmaci adsorbenti che contengano silicati di alluminio e magnesio (Streptomagma) o derivati dell'argilla (Diosmectal).