Il 15 marzo 1704 il Senato autorizzò la costruzione di un nuovo Bucintoro, viene quindi fatta una gara tra i migliori capi d’opera.
I partecipanti furono: Stefano De Zuanne De Michiel, Giacomo Caenon Di Zorzi, Gerolamo Longo e Zuanne Novello.
La costruzione fu assegnata a Stefano De Zuanne De Michiel che aveva più esperienza e capacità realizzativa in quanto "Proto dei Marangoni". Egli fu incaricato di utilizzare i migliori legnami e di impiegare i migliori operai nella realizzazione di una nave che sarebbe dota essere la rappresentazione della gloria della città.
De Michiel si occupò personalmente della costruzione della nave e intervenne spesso affinché il migliore legname della Repubblica fosse destinato a questa imbarcazione.
Purtroppo De Michiel morì nel 1707, quando lo scafo del Bucintoro era quasi stato terminato, e i lavori si fermarono per qualche tempo finché non venne proclamato un nuovo responsabile di cui non è noto il nome.
i lavori vennero interrotti di nuovo allo scoppio della seconda Guerra di Morea, nel 1714, e solo successivamente il Reggimento fece verificare che il Bucintoro non avesse difetti di costruzione e ordinò ad artigiani scultori di fornirlo delle necessarie decorazioni.
Lo scavo del nuovo Bucintoro venne varato a metà giugno 1719 e sottoposto ai collaudi che diedero esiti positivi e successivamente venne fatta una gara per realizzare gli intagli, le decorazioni e gli arredi interni.
Tra 5 progetti fu scelto quello di Antonio Corradini, uno dei più rinomati scultori veneziani del settecento, e venne affiancato da artigiani di diverse botteghe di intagliatori e scultori.
Sulla prua del nuovo Bucintoro fu messa la scritta "Antonio Corradini sculptoris inventum", cioè “progetto” e non opus cioè “opera”, a sottolineare l'importanza della realizzazione della nave.
Il Bucintoro del 1729 venne utilizzato per quasi 70 anni in tutte le feste e celebrazioni veneziane, in particolare lo "Sposalizio del mare".
Il 9 gennaio 1978 Napoleone Bonaparte ordinò ai soldati francesi di entrare in Arsenale e rovinare le grandi opere riducendole in piccoli pezzi che furono portati all’isola di San Giorgio per essere bruciati e recuperare l’oro zecchino di cui erano ricoperti per portarlo a Napoleone stesso che si trovava a Milano.
BIBLIOGRAFIE
Stefano De Zuanne nasce a Venezia nel 1642 ed era uno dei più importanti e talentuosi costruttori dell’Arsenale, realizzò 5 navi che furono prese a modello per la costruzione dei vascelli veneziani di primo rango fino al 1718.
Tra il 1686 e il 1696 scrisse il trattato intitolato “Architettura Navale” dove paragona le navi veneziane, considerate perfette, a quelle delle altre nazioni evidenziando pregi e difetti delle altre marine europee.
Antonio Corradini nasce a Venezia il 19 ottobre 1688, fece esperienza nelle botteghe cittadine come quella dello scultore Antonio Tarsia, per poi aprire una bottega indipendente: tra il 1716 e il 1717 realizzò la statua di San Anastasia per la chiesa di San Donato.
Nel 1716 scolpì la sua prima donna velata un modello che realizzerà molte volte ancora nella sua carriera. Morì il 12 agosto 1752 e fu sepolto a Napoli, nella chiesa di Santa Maria della Rotonda.
https://evenice.it/venezia/storie-tradizioni/glorioso-bucintoro
Il ‘Bucintoro’ era la ‘Galea di Stato' utilizzata nelle occasioni ufficiali per accogliere il Doge e le alte cariche della Repubblica.
https://www.venetoinside.com/it/news-e-curiosita/il-bucintoro-e-la-festa-della-sensa-a-venezia
Il bucintoro alla festa della Sensa (cioè la festa dell’ascensione), festa molto sentita in quel tempo a Venezia.
Giulio S., Alberto B., 2C (a.s. 23/24), Francesco Miotto (PCTO, a.s. 23-24)