Le situle sono un tipico prodotto dell'arte e della cultura dei Veneti antichi. Si tratta di un recipiente di bronzo, a forma di vaso, solitamente dotato di manici e di coperchio. Le situle venete venivano inizialmente decorate con motivi geometrici: nel tempo la decorazione, che veniva fatta a sbalzo, iniziò a diventare di tipo figurativo, con soggetti umani e animali, e rituale-simbolico grazie alle scene rappresentate, solitamente su fregi continui.
Per i Veneti si passò per la prima volta dalla raffigurazione geometrica a quella di figure naturali e umane, come si può vedere nell'importante Situla Benvenuti. Questa situla, della quale manca la parte inferiore (che terminava in un basso piede svasato), era parte del corredo funebre di una tomba femminile, scoperta nella necropoli presso Villa Benvenuti a Este (PD) nel cui Museo è oggi conservata.
Essa è il primo e più importante esempio di situla con raffigurazioni umane. Sono visibili tre fasce in cui sono rappresentate uomini, attività umane (guerra, gare, commercio) e figure mitologiche. Situle, cinturoni, elmi, laminette presentano sulle superfici motivi decorativi legati alla realtà quotidiana, ai commerci, alle attività agricole, alla ritualità, alla guerra insieme con animali fantastici di derivazione orientale.
"Arte delle situle". Queste situle venivano create tramite la lavorazione del bronzo in lamine, che venivano modellate e ricongiunte a formare non solo situle, ma anche più in generale vasi, coperchi, cinture e foderi di pugnali e spade. Le lamine venivano lavorate a sbalzo, ovvero l'artista batteva la lamina dal rovescio, facendo così sollevare al diritto le forme volute, creando un bassorilievo.
La situla da Trezzo sull'Adda (MI) consiste in contenitore in bronzo (simile ad un secchiello), decorato da due fregi sovrapposti realizzati a sbalzo, dotato di un coperchio e di due manici tortili.