Una leggenda sarda narra che il demonio un giorno si recò dal Signore chiedendo in dono il potere su tutto il bosco. Il Signore concesse tale potere al diavolo ma solamente durante il periodo in cui il bosco fosse senza foglie. Quando gli alberi seppero della concessione, iniziarono a disperarsi; così la quercia decise di mantenere le proprie foglie secche sui rami fino a quando, in primavera, non sarebbero spuntate nuove foglie su altri alberi. Secondo la leggenda questo sarebbe il motivo per cui le foglie secche della quercia, in particolare la roverella, non cadono nel periodo invernale ma solo in primavera: per proteggere il bosco dal demonio.
Nell’oroscopo celtico il 21 marzo, equinozio di primavera, identifica i nati sotto il segno della quercia, simbolo di forza, energia e rinnovamento.
Tra gli elementi dell’emblema della Repubblica Italiana è presente il ramo di quercia. Esso rappresenta la forza e la dignità del popolo italiano, chiudendo a destra l’emblema. Assieme al ramo d’ulivo, simbolo di pace, rappresenta il nostro patrimonio arboreo tipico.