Leggende e Curiosità

Per i Greci e per i Romani l'olmo era soprattutto l'albero di Omeros, figlio della notte e dio dei sogni, o di Morfeo, letteralmente "colui che riproduce le forme", dio del sonno e delle chimere, figlio di Hypnos, il sonno a sua volta fratello di Thamatos, il trapasso. Morte, sonno e sogni erano quindi strettamente legati e l'olmo, pare, fosse il loro albero.

Nella tradizione popolare è l'albero al quale si rivolgono le spose per chiedere la fecondità. È spesso usato come simbolo dell'amore coniugale e dell'amicizia.

antiche tradizioni consigliavano di costruire un giaciglio di foglie d'olmo e di farci dormire i bambini per irrobustire le ossa e le articolazioni. Considerato esorcizzante del male, era piantato dinanzi a chiese e case private per buon auspicio.


Dall'Eneide (VI, 282-284), la discesa agli inferi:

"Nel mezzo spande i rami, decrepite braccia,

un olmo oscuro, immenso, dove si dice che abitino

a torme i Sogni fallaci, e aderiscono sotto ciascuna foglia.

Inoltre numerosi prodigi di diverse fiere,

i Centauri s’installano alle porte e le Scille biformi

e Briareo dalle cento braccia e la belva di Lerna,

e orribilmente stridendo, armata di fiamme, la Chimera,

e le Gorgoni e le Arpie, e la forma del fantasma dai tre corpi."