Gli Usi

La corteccia della quercia è utilizzata per la produzione delle doghe delle botti in cui ancora oggi invecchiano vini preziosi.

Il suo legno, molto usato come combustibile, in passato era destinato anche alla costruzione di traversine ferroviarie.

Nei periodi di crisi alimentare le ghiande venivano consumate sia cotte sia sotto forma di farina, con la quale si produceva il "pane di ghianda", che anticamente si preparava mescolando la farina ottenuta con un particolare tipo di argilla, secondo una tecnica usata dai romani per la preparazione dell’alica, pane di grano duro.

Dal punto di vista fitoterapico la quercia ha una grande importanza poiché ha proprietà antinfiammatorie, analgesiche, febbrifughe e tonificanti per il corpo.

Viene utilizzata anche in caso di pelle grassa, arrossamenti e dolori di bocca e gengive.

I tre elementi utilizzati in fitoterapia sono:

  • la corteccia, per uso depurativo;
  • le foglie, per le proprietà astringenti;
  • i frutti, sotto forma di polvere, per la cicatrizzazione delle ferite.


N.B. Gli usi in fitoterapia e in cucina sono riportati a scopo meramente informativo, sulla base di ricerche svolte, sul web e su libri di testo, in ordine all'utilizzo che risulta praticato nel tempo e in diverse aree geografiche. I dati riportati non possono quindi assumere alcun valore di indicazione terapeutica o culinaria.