Dossier Expo2015. Osservazioni alla procedura VIA980-RL "Piastra servizi EXPO"

Post date: Feb 3, 2012 12:01:07 PM

ARESE, 18 gennaio 2012

Osservazioni alla procedura di valutazione di impatto ambientale per

il progetto della piastra espositiva EXPO 2015

Sottoponiamo alla Vostra cortese attenzione delle osservazioni che sono frutto di un’elaborazione

che il Comitato Difendiamo Arese, Comitato per la difesa dell’Ambiente in cui viviamo ha svolto

partire dalla data della sua costituzione nell’autunno del 2009 in riferimento alla salvaguardia del

territorio, allo sviluppo sostenibile, alla riduzione dell’inquinamento ambientale, alla protezione

degli ecosistemi naturali del comune di Arese e delle aree circostanti che su esso influiscono.

La città di Arese, per quanto abbia una struttura migliore di altri comuni dell’hinterland milanese,

dovuto ad uno sviluppo avvenuto in anni più recenti rispetto ad altre realtà, ha ormai raggiunto un

livello di saturazione equivalente a quello dell’area critica dei quaranta comuni intorno a Milano. A

testimonianza di questo ci sono i dati ambientali sull’inquinamento, l’elevato consumo di suolo, la

cementificazione ormai ai limiti della sopportabilità e il rumore condizionato dai forti flussi di traffico

originati dall’Autostrada A8 Milano-Laghi, di cui è in corso l’allargamento con la quinta corsia, e

dalla ex SS 233 Varesina. Alcune zone di Arese fanno parte del Parco delle Groane mentre altre

zone agricole e boschive che circondano Arese lambiscono la Dorsale Verde Nord Milano e la

Rete Ecologica Regionale ambedue necessarie alla conservazione della biodiversità,perché

consentono il passaggio degli animali selvatici usufruendo delle aree agricole e boschive che

collegano i parchi della zona, ma sono anche un elemento ordinatore del territorio altamente

urbanizzato del Nord Milano, che sarebbe utile conservare per il nostro futuro.

Purtroppo quando usciamo di casa - e sempre di più con il futuro predisposto da grandi progetti,

come Expo2015 e Area Alfa Romeo, o lo stillicidio di licenze edilizie - sempre di più ci sembra di

essere a Milano, con gli svantaggi della grande città, ma senza i servizi che la grande città offre:

solo e sempre più strade, cemento, traffico e inquinamento! Non c’è, per esempio, un servizio di

trasporto pubblico su rotaia, che sarebbe utile alla città di Arese per contribuire a ridurre il traffico

su strada e di conseguenza l’inquinamento atmosferico ed acustico né una rete ciclabile strutturata

in modo da permettere l’effettivo uso della bicicletta per trasporto, non solo turistico.

Non occorre essere ambientalisti per comprendere che la logica che ha guidato questi interventi

anziché considerare il territorio non urbanizzato come un bene in esaurimento da difendere, in

particolare laddove i progetti ufficiali come la Dorsale Verde Nord Milano e la Rete Ecologica

Regionale ne definiscono la particolare significatività, lo ritiene invece come una risorsa a

disposizione, da sfruttare fino in fondo per interessi economici.

Il Comitato è costituito da cittadini che vivono nell’area di Arese e vedono con estrema

preoccupazione i progetti ipotizzati o approvati che producono una ricaduta estremamente

negativa sul territorio e sulla qualità della vita dei suoi abitanti.

Con riferimento alla procedura per la Valutazione di Impatto Ambientale di Progetto per la

realizzazione della piastra espositiva Expo 2015 nei comuni di Milano e Rho (rif.VIA980-RL)

riportiamo gli elementi di criticità rilevabili dalla documentazione pubblicata, in primo luogo la

sintesi non tecnica dello studio di impatto ambientale WA_1_1_2088 .

A) Accessibilità area EXPO:

A.1) Parcheggio remoto di Arese per auto e bus. La situazione indefinita in cui versa il progetto

per la riqualificazione dell’area ex-Alfa non rende chiaro dove questo parcheggio troverà

spazio. Riteniamo necessario che sia utilizzata un’area dismessa tra le tante disponibili e non

del terreno agricolo o boschivo; vorremmo poter leggere questo già in fase di progetto.

A.2) Non è indicato il modo con cui i visitatori Expo potranno raggiungere l’esposizione dal

sopracitato parcheggio. A fronte di una viabilità già costantemente congestionata e degli alti

livelli di inquinamento è necessario indirizzarsi verso un servizio di navetta ad alimentazione

elettrica e percorsi agevoli già esistenti, quali l’autostrada A8 e, se disponibile per la data, la

nuova variante SP EX SS233. L’ipotesi più utile anche per il futuro del territorio

successivamente alla manifestazione di Expo sarebbe comunque quella di un mezzo su rotaia.

A.3) Sempre per ridurre l’inquinamento che risulta già eccessivo il servizio pubblico per

l’accessibilità all’area Expo dovrebbe considerare un collegamento tra le stazioni Trenord

(stazione Groane) e le stazioni Rho-Fiera (FS e ATM) con transito per Arese, per compensare

in misura minima il coinvolgimento del territorio nell’evento.

A.4) Risulta efficace l’integrazione con un servizio di bikesharing affiliato e compatibile con il

progetto BikeMi di ATM. Questo dovrebbe prevedere punti di prelievo sia nei parcheggi remoti

che nei centri maggiormente frequentati dei comuni limitrofi. L’utilizzo del bike sharing permette

infatti di valorizzare sia le piste ciclabili già esistenti che quelle previste dal progetto MiBici e

dalla Via d’Acqua per Expo2015; risolve anche il problema dei parcheggi sicuri in prossimità

delle stazioni che sono d’obbligo in alternativa.

B) Alterazione dell’ecosistema

Ci rendiamo conto che a prima vista l’area attuale non dia l’impressione di elevato pregio

ambientale, pur tuttavia il valore risulta proprio per la sua ubicazione ancora all’interno del

comune di Milano. Il terreno agricolo e fertile oggi presente andrà ad essere in gran parte

eliminato. Inoltre verrà persa la funzione di ‘stepping stone’ di rete ecologica portando quindi al

peggioramento della situazione locale.

Dalla documentazione risulta che il “Bilancio del valore ecologico” passerà dai 183,9 ettari

equivalenti del 2011 ai 24,3 del 2016. La rilevante differenza di 159,6 ettari equivalenti da

compensare non trova ad oggi una chiara definizione.

La compensazione per la scomparsa di questi terreni, quasi la nemesi del tema di Expo2015,

deve avere un valore ecologico di qualità, essere prossima all’area di progetto e rientrare in

infrastrutture sistemiche quali la rete ecologica regionale (RER) e quella provinciale. L’azione

di ampliare il Parco delle Groane tra Arese, Rho e Lainate verso ovest, fino al PLIS Lura, e

verso sud, con l’area boschiva Vignazza, in modo da garantire la continuità e la permanenza

della Dorsale Verde Nord, offre la possibilità di tale compensazione. Un’altra area che può

fornire la base per una compensazione è la zona tra Arese, Milano e Baranzate che affronterà

a breve il cantiere per la variante varesina.

Destinare una parte dell’area dopo Expo2015 all’uso agricolo rimane possibile considerando la

cessione a rotazione di piccoli appezzamenti per farne orti o piccole colture che richiamino il

concetto di “filiera alimentare a km0”. La zona in prossimità di cascina Triulza è indicata poiché

permette di integrarne anche la futura funzione di aggregatore sociale.

Risulta implicito ma non è purtroppo ancora definito e scritto in progetto che il terreno del

campo base del cantiere una volta terminato l’evento venga nel 2016 sicuramente destinato ad

area verde protetta.

C) Interazione con altri progetti, vincolati a Expo2015 e non.

C.1) AdP Fiera: dato il limitato periodo dell’evento Expo2015 si propone di utilizzare come

parcheggi quelli del polo fieristico, la cui attività potrà essere sospesa nel periodo maggio-

ottobre 2015. Questa scelta potrà risolvere una parte del progetto non ancora definita nella

Valutazione di Impatto Ambientale in oggetto.

C.2) Variante SP ExSS233; tale progetto vincolato all’AdP Expo2015 causerà un ulteriore

consumo di suolo, in particolare terreno agricolo, per di più nel Parco delle Groane. Questo

consumo deve andare a sommarsi alla perdita di valore ecologico dell’intera area, da

compensare adeguatamente con l’estensione di aree verdi in prossimità.

C.3) Via d’acqua Expo2015; trattandosi di una modifica all’assetto idrogeologico si dovrà aver

cura in primo luogo della sicurezza idraulica dell’opera. Subito seguita dalla ecocompatibilità

con la scelta di sponde inerbite. Prima dell’esecuzione del progetto devono essere definiti i

soggetti che avranno in carico la gestione e la manutenzione dell’intero tratto, inclusi gli spazi

d’acqua in area Expo e la vasca di laminazione.

C.4) MiBici e progetti per la mobilità dolce: molte parti nel progetto della Piastra sono correlate

allo sviluppo della mobilità su bicicletta. In particolare la passerella Expo-Fiera manca della

fruibilità ciclistica, presente invece su quella ExpoMerlata. La barriera formata dalla ferrovia

rende di particolare valore il suo attraversamento ciclistico, da non trascurare in questa

occasione. Altri punti critici si trovano nelle intersezioni tra via ciclabile e tratti stradali, per

questi ultimi devono essere previsti dei riduttori di velocità quali dossi o semafori.

Dato il numero dei progetti nella zona e il loro stato ad oggi non definito, si veda l’AdP Alfa

Romeo, è auspicabile che quanto riportato nella valutazione di impatto ambientale possa

essere riconsiderato e monitorato in futuro.