NOME DELLA CITTA’: Soriana è un nome che in cambogiano rimanda alla 'luminosità del sole'
Quando si è in prossimità di Soriana, dopo aver lasciato il mare in tempesta di AELLA a tre giorni di cammino oltre le dune e le agavi che si nutrono del sole spietato di PHILOTES, si è impigliati nella delusione che il nome della città promette ma non mantiene; è un nome che in cambogiano rimanda alla 'luminosità del sole' e ispira generosità e grande apertura.
Non c’è uno spiraglio di luce.
Nessuna persiana aperta.
Persone cupe trascinano il loro corpo per le strade, non c’è luce, è tutto così inquietante e triste allo stesso tempo.
Le vie son piene d’acqua, i portoni son di cemento, tutti han paura di ritrovarsi in un lago invece che in casa loro.
Non si vedeva uno spiraglio di luce laggiù, troppa pioggia, troppo vento, troppe nuvole, troppi pianti.
Il cielo non faceva altro che piangere fitto fitto acqua fredda.
Ogni tanto si intravvedeva qualche colore vivace per le vie, ma erano solo gli ombrelli di quei poveri abitanti, tutti tristi e stanchi, a parte Sol. Una bambina dai capelli dorati che amava l’acqua e ad ogni goccia sorrideva, ecco, era lei, era lei il sole.
Sol ricorda la parola Sole, ma non impietoso e spietato come quello lasciato sulla costa; e in una città come quella, che assomiglia un po’ a Milano, c’è bisogno di sole per sperare in un sorriso.
Sol, la bimba che splende anche nei giorni di pioggia. Ma Sol è sola.