Le Città invisibili_3D
Angelo Cozzi, Mattia Cubeddu, Matteo Galeotafiore, Roberto Ianigro, Michela Marcangeli, Alessandro Marzi, Giada Pipitone, Giovanni Secondo, Serxhio Topalli, Claudia Tuzi, Simone Valentini, Chiara VichiPolo descrive i suoi viaggi al Kublai Khan che, attraverso i racconti di Marco, ha la possibilità di esplorare le città invisibili. I due si muovono inizialmente sul piano, in lunghezza e larghezza (nord-sud, est-ovest). Poi conquistano la terza dimensione spingendosi verso il cielo (zenit) e sottoterra (nadir).
Il lavoro del seminario è stato teso ad evidenziare questa tridimensionalità direttamente all’interno della struttura del testo. Lo stesso Calvino, in una conferenza del 1983 presso la Columbia University a New York, ha sostenuto che: “questo libro è fatto a poliedro, e di conclusioni ne ha un po' dappertutto, scritte lungo tutti i suoi spigoli". Il testo, suddiviso in nove capitoli, ognuno introdotto e concluso da un dialogo tra Polo e Kublai Kahn, contiene la descrizione di cinquantacinque città appartenenti ad undici categorie. La struttura combinatoria è esemplificata da una nota matrice diagonale esplicitabile sinteticamente in una tabella. È altrettanto noto che 55 (numero delle città) è il risultato della somma dei primi dieci numeri naturali (1 + 2 + 3 + 4 + 5 + 6 + 7 + 8 + 9 +10 = 55) e che, sommandolo ai 9 capitoli, si ottiene 64, il numero delle caselle di una scacchiera (8 x 8). Abbiamo provato a individuare delle relazioni tra questi numeri che contraddistinguono la struttura del testo e i solidi regolari, ma la ricerca è stata infruttuosa.