NOME DELLA CITTA’: di origini greche, “vento di tempesta”
Arrivai ad Aella solcando le onde più alte e più terrificanti che vidi mai, sbattuto dai gorghi oltre la superficie degli abissi di Cenerdide.
Aella è una città controversa. Da un lato risuona il silenzio e la solitudine interiore degli abitanti, dall’altro lato risuona il frastuono delle onde, dei fulmini e della pioggia.
Ad Aella non vivono molte persone, la maggior parte della popolazione è formata da uomini adulti, pochi sono i bambini che la abitano. Le case non hanno colore, come i cuori dei loro abitanti. I negozi non sono quasi mai aperti, e quando lo sono nessuno ne usufruisce. Nelle giornate più pericolose, in presenza di maremoti e di tempeste, gli abitanti di Aella si rifugiano in sotterranei sicuri, isolati dalla superficie e dotati di cibo, acqua e medicinali, fin quando le acque non si ritirano.
Nonostante la popolazione non sia numerosa, ci sono molti porti poiché in antichità Aella era una delle città di mare più belle e più visitate di quel periodo, fin quando si trasformò in una città burrascosa.