PROSOPAGNOSIA

Le città Fredde

LORENZO PAPILI - 5^B 17/18

NOME DELLA CITTA’: Prosopagnosia, varietà di agnosia consistente nell’incapacità di riconoscere persone ben note

A Prosopagnosia, tutti si conoscevano, un tempo

A Prosopagnosia, la città dimanticata. Città che prende il nome dall’omonima malattia, varietà di agnosia consistente nell’incapacità di riconoscere persone ben note, tutte le persone ne soffrono ma in una forma molto più subdola, silenziosa e asintomatica. Infatti gli abitanti di tale città si salutano, svolgono all’apparenza le azioni che tutti noi svolgiamo. Con un piccolo dettaglio, gli abitanti di Prosopagnosia non sanno cosa stanno facendo. Non si riconoscono a vicenda quando si salutano, non riconoscono le azioni che svolgono, non riconoscono se stessi davanti lo specchio, non riconoscono nemmeno gli ambienti e le architetture che li circondano. Palazzi, Grattacieli, Centri Commerciali, Scuole, Uffici, Infrastrutture, Industrie, strade, piste pedonali, vicoli sommersi dalle ombre di strutture metalliche e centri d’affari

Vivono nell’abitudinario, senza rendersi conto di essere dei robot, che svolgono azioni che avevano un senso quando essi ancora non avevano sviluppato tale malattia, il cui unico sintomo, forse, sta nell’asfalto consumato da andamenti ciclici di abitanti e viaggiatori rimasti ingabbiati in questo architettonico cortocircuito dell’anima; ostaggi, della loro memoria, delle loro abitudini, della loro città