NOME DELLA CITTA’: nome mitologico della personificazione della “notte”
Arrivai a Nyx, città dalle mille forme, la sera, c’era vento e non era presente nulla, né alberi, né prati, né case e neanche persone. Sulla segnaletica all'ingresso della città, campeggiava un cartello con scritto "Benvenuti a Nyx, città gemellata con Absentia".
Camminai, mi accorsi che si era fatta notte, il vento era calato e intravidi una casa: semplice, abbastanza grande, le mura erano di color rosso, il tetto era in legno e aveva un grande comignolo in mattone che creava fumo, c’erano, ora, altre abitazioni, alcune stravaganti altre meno, c’erano palazzi che non poggiavano sul terreno solido e fertile, altri che sorgevano su un’ isoletta in mezzo a un lago, altri ancora avevano una strana forma a spirale o formavano un semicerchio sul suolo. Gli abitanti non sembravano veri abitanti, ma fantasmi, anche i cani non sembravano veri cani. Un uomo mi si avvicinó, e mi disse con tristezza che Nyx non era una vera città, era la città dei sogni, tutti coloro che sognano vengono qui, e ogni volta la città cambia nel suo aspetto, non ci sono viaggiatori, solo abitanti che vanno e vengono. Nyx, città dalla mille forme, é viva di notte, solo pochi sono costretti a rimanere perché non distinguono più la realtà dalla fantasia. Nyx è formata da ponti, strade, lunghi marciapiedi, grandi spazi verdi, laghetti, mari, montagne, colline… Si dice che da qualche parte ci sia un sotterraneo dove passano treni speciali della metro che si biforcano per Maska e Kaori.
Tutto ciò che si desidera è qui, a Nyx, città dalle mille forme, senza centro e senza periferie perché il centro è ovunque e il cerchio in nessun luogo.