Fresca vincitrice del premio “Buone Pratiche” nel campo dell’informazione attribuito dal sito Newsreminder, Mariangela Pira, giornalista di SkyTG24, è la protagonista dell’ultimo incontro con gli autori organizzato dalla Biblioteca del Liceo Manin, nell’ambito del percorso PCTO per gli studenti. In questa veste, oltre a presentare il fortunato saggio Anno 0 D.C., cioè Dopo il Coronavirus, come la stessa autrice ha modo di precisare nelle battute iniziali, Pira offre alla numerosa e attenta platea la possibilità di un ampio confronto, attraverso il suo sguardo di classicista prestata all’economia, capace di toccare e spiegare realtà complesse del nostro tempo, come la condizione della donna, il rapporto tra mondo fisico e mondo digitale, l’importanza e il futuro del nostro sistema di formazione.
Anno 0 D.C. è, a suo modo, un simbolo di questa complessità. Questo è solo il secondo capitolo di una trilogia che andrà a completarsi nei prossimi mesi e che è partita da un e-book, scritto durante le fasi iniziali della pandemia. Grazie al successo di quel lavoro inziale, Anno 0 D.C. è andando via via formandosi, fino a conquistarsi uno spazio fisico sugli scaffali delle librerie poco prima della temuta seconda ondata autunnale. Nonostante il suo fermarsi sulla soglia delle prove che la società italiana e internazionale ha dovuto affrontare negli ultimi mesi, in questo volume è possibile ritrovare numerose considerazioni che si sarebbero poi rivelate profetiche. Pira spiega in questo modo: “Questo libro è davvero, sotto molti punti di vista, un work in progress, messo continuamente alla prova dal quotidiano evolversi della situazione pandemica e politica, con cambiamenti anche radicali. Basti pensare all’avvicendamento tra Trump e Biden, tra Conte e Draghi, la corsa alle vaccinazioni… Guardando però oltre l’immediatezza del momento, valutando con attenzione i dati e soprattutto comunicandoli con uno stile accessibile e non ansiogeno, si possono scoprire tendenze di lungo periodo destinate a rimanere: l’integrazione progressiva del digitale nel reale, la riscoperta del ruolo cruciale dell’educazione, un’autocritica del mondo dell’informazione rispetto al proprio stile comunicativo, la messa a nudo dei paradossi e dei limiti della politica”.
Pira individua tra i lasciti più importanti della pandemia un ritrovato senso di solidarietà a livello europeo, che andrà custodito e valorizzato negli anni a venire, pena la condanna all’irrilevanza dell’intero continente. Incalzata dalle domande affatto banali del pubblico, tocca i temi che più le stanno a cuore: il ruolo delle donne nella pandemia, per esempio, incluso in una riflessione più ampia sul vero significato del femminismo. Secondo la giornalista, è a simboli come Margaret Thatcher e Angela Merkel, donne e politiche che non hanno rinunciato alla propria femminilità, ma nemmeno hanno chiesto privilegi particolari in nome della stessa, che bisogna guardare, in un’ottica di rispetto e valorizzazione delle reciproche differenze tra i sessi. Ancora, ricordando anche il proprio impegno con l’ONG Terre des Hommes, si sofferma a più riprese sul valore dell’istruzione, prospettando l’ideale di un felice connubio tra cultura classica, ideale per la formazione di un pensiero critico in grado di gestire la complessità, e fondamenti di economia, una disciplina fondamentale per poter indirizzare con consapevolezza l’agire umano.
Infine, sollecitata dalle considerazioni della dirigente del Liceo Manin, la professoressa Maria Grazia Nolli, Pira approfondisce la portata dell’intervento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sottolineando però al contempo anche la responsabilità collettiva che deriva da un progetto così ambizioso. Richiamando la Peste Nera del 1348, che nella sua devastazione pose i semi del Rinascimento nel secolo successivo, la giornalista si è detta fiduciosa nella capacità di rigenerazione post-pandemica, in una realtà diversa da quella precedente, ma non per questo per forza peggiore, caratterizzata da un’accresciuta sensibilità ambientale, in cui gesti un tempo dati per scontati, come il guardarsi negli occhi o il ritrovarsi insieme, saranno custoditi e valorizzati in maniera speciale.