Una “Notte bianca” insolita al Liceo Manin: per la prima volta, infatti, data la situazione dovuta all'emergenza pandemica, la ormai tradizionale iniziativa nata per promuovere gli studi classici si è svolta quasi interamente online.
La Notte nazionale del Liceo Classico è stata presentata dal referente di Istituto, il Prof. Emilio Giazzi, che ha invitato i docenti a partecipare a una serie di proposte legate all'attività della Biblioteca del Liceo. Quest’ultima è inserita nella Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese, offre servizi di prestito e interprestito a studenti, docenti ma anche ad utenti esterni, mettendo a disposizione il suo patrimonio librario alla comunità. Quest'anno la Biblioteca è diventata anche fulcro di attività di PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e Orientamento, attività rivolta agli alunni del Liceo, che ha previsto incontri con autori su tematiche concernenti l'Educazione civica e la creazione di gruppi di lettura, sempre online, gestiti interamente dagli studenti, che hanno avuto quindi modo di condividere con i coetanei i loro interessi e le loro letture. Un momento di incontro formidabile in questo anno che ha privato i nostri ragazzi di importanti momenti di socialità.
La Notte bianca è stata caratterizzata da tre momenti legati a questo progetto: il Prof. Emilio Giazzi e la Prof.ssa Ilaria Spotti, con alcuni studenti di Quinta e alcuni ragazzi che hanno partecipato al percorso PCTO della Biblioteca, hanno scelto di concentrarsi sul tema della libertà. Micola Cesura, Salvatore Patti e Alessandro Malfasi hanno letto alcuni brani aventi come tema quello della libertà nell'antichità, mentre Andrea Magnoli Bocchi e Sofia Guglielmone hanno proposto due letture sullo stesso tema collocandolo nell'età contemporanea. Un terzo momento ha visto come protagonisti in una lettura-omaggio a Dante i nostri alunni Martina Malimpensa, Daniele Ripari e Silvia Russo, gli ultimi due freschi di riconoscimenti legati al Sommo poeta: Daniele si è classificato secondo alla Tenzone dantesca, Silvia ha vinto, per l’Area Nord, il concorso nazionale Dante prossimo mio.
Il Liceo Manin in questo periodo forzatamente non può viaggiare ma non rinuncia ai gemellaggi: da un percorso e-twinning, che ha visto protagonista la classe 4^ C Classico in collaborazione con l’Arsakeio Lykeio di Patrasso, nasce il percorso di letture sul tema della libertà nel mondo greco moderno. Quest'anno, infatti, non si celebra solo il ricordo dei 700 anni dalla scomparsa di Dante, ma anche il bicentenario dell'indipendenza greca, il cui sommo cantore nonché autore del testo dell’inno nazionale greco, Dionisio Solomos, studiò presso il Liceo Manin agli inizi dell’Ottocento.
In occasione della Notte bianca non poteva poi mancare il momento dedicato al teatro, con uno spettacolo curato dalla Prof.ssa Luisa Gentilia Arli "Vittime di guerra", tratto dalle Troiane di Euripide, che ha impegnato un cospicuo gruppo di studenti appartenenti a diverse classi dell’Istituto.
A chiudere l’evento la Prof.ssa Francesca Di Vita, che ha letto e commentato il testo conclusivo della Notte dei classici, comune a tutti i Licei aderenti alla manifestazione: si tratta del mito di Ero e Leandro, la tragica storia d’amore che ha affascinato antichi e moderni, poeti e artisti, e incanta anche noi oggi.
Tutti i video sono fruibili sul sito del Liceo https://liceomanin-cr.edu.it/la-notte-nazionale-del-liceo-classico-28-maggio-2021/ e sulla pagina FaceBook.
Una sola attività ha potuto realizzarsi in presenza, nel bel giardino del Liceo, ed è stata l'attività teatrale: lo spettacolo “Nostoi” messo in scena nel rispetto di specifico protocollo di sicurezza anti-Covid da studenti entusiasti e sorprendentemente calati nei rispettivi ruoli. Gli eventi, a cui hanno assistito in numero contingentato i genitori dei giovani attori, sono stati introdotti dalla Dirigente scolastica Maria Grazia Nolli, che ha sottolineato la valenza socializzante, formativa, creativa ed inclusiva del teatro e il significato di rinascita che gli spettacoli allestiti hanno rappresentato dopo i travagliati mesi della pandemia.
E’ stato sicuramente emozionante vedere l’entusiasmo dei ragazzi che sono riusciti a concretizzare i loro sforzi e a condividere la loro passione per la recitazione con un pubblico “in carne ed ossa”. Un segno importante, di speranza, che fa assaporare alla comunità scolastica il tanto agognato ritorno alla libertà.