Le immagini invadono il nastro di tela come componenti standard di un programma automatizzato per una rotativa tipografica. La sequenza misura il tempo e lo spazio dell’evento rallentato nel suo svolgimento, da estranei frammenti di presenze, parti di un discorso remoto in grado di evocare forti suggestioni, non compatibili con le caratteristiche originali del prodotto industriale.
La sola dimensione temporale è il presente che risponde esclusivamente ad un programma di selezione delle immagini, ciascuna simile a un fotogramma di pellicola cinematografica impressionata.
Lo spettatore osserva questo insieme di codici a barre, componenti di un sistema di controllo elettronico e sente di essere solo un abitatore inconsapevole di un vago territorio metropolitano dove incerte presenze animano un mondo senza passato in un incessante nomadismo underground.
Pier Paolo Fassetta
Dal catalogo della personale VISUELLE SEQUENZEN Gallery NINENINEZEROZERO Lienz Austria