Levinas dice (3a) “Generosità nutrita dal Desiderio e, in questo senso, relazione che non è scomparsa della distanza, che non è avvicinamento, o, per delineare ancor più precisamente l’essenza della generosità e della bontà, rapporto la cui positività viene dall’allontanamento, dalla separazione, in quanto si nutre, si potrebbe dire, della propria fame. Allontanamento che è radicale solo se il desiderio non è la possibilità di anticipare il desiderabile, se non lo pensa preliminarmente, se va verso di lui alla ventura, cioè come una alterità assoluta, inanticipabile, come si va alla morte”.