CAPITOLO 3
ATLANTICO 2
Partenza da Algeciras alle 8:20 verso le Canarie. Sollievo per i nostri polmoni. Il canale è abbastanza trafficato.
Molte navi, ma anche tante barche a vela; da molti giorni non c'era una buona finestra quindi stamani tutti in viaggio per uscire in atlantico.
Nello stretto il vento è favorevole e inizialmente leggero. Davide è molto concentrato ad evitare le collisioni con le navi, per prendere la nostra rotta.
Avvistiamo Tarifa ultima città dello stretto: ci sembra una bella città di mare.
Usciti dallo stretto alle ore 14:50 dopo 7 ore e mezza di intensa ed emozionante navigazione. Siamo entrati nell'Atlantico porca paletta!!!
Che cambiamento non me l'aspettavo proprio così!! E' molto difficie esprimere l'emozione di questa significativa esperienza, cambia il colore del mare da azzurro a grigio con sprazzi di blu. Il tempo spesso nei 5 giorni sembra volgere al peggio aumentando la nuvolosità di giorno in giorno, e il movimento dell'acqua ci esibisce la sua incalcolabile forza che ispira la mia ammirazione, rispetto, prudenza e anche timore. Cazzarola il suo respiro è potente e pesante, coordinarlo col mio è davvero impegnativo. E' immenso vasto e profondo, lo sguardo non trova confini. E' una visuale che fa pensare, affascinante, una meditazione profonda. Corrono tanti pensieri e ricordi. Entrare in sintonia ed adattarsi non è facile, diventa faticoso fare ogni cosa. Le notti mediterranee che mi piacevano tanto , nonostrante una grande luna piena che va è viene come le pare tra le nubi, sono molto più impegnative. Ma questo nuovo vento, l' “aliseo”, spinge, soffia e spinge; è proprio portante e si naviga e si naviga , si pensa e si ripensa e miglio dopo miglio ne percorriamo 600 in 4 giorni e 16 ore.
primo tramonto sull'oceano
...non è sempre grigio
unica alba nei cinque giorni
cartografia atlantica
Arriviamo di notte e precisamente verso mezzanotte del tre ottobre, con una bella luna piena che illumina le nere pareti del mirador del rio della Bella Lanzarote e un vento bello teso, percorriamo il canale del rio e atterriamo a Caleta de sebo dell'isoletta della Graciosa stanchi ma felici. E' stata dura!!
E' un'isoletta , la Graciosa, dell'arcipelago del Chinijo e la piu' piccola delle canarie e davvero molto graziosa di origine vulcanica è caratterizzata da belle spiagge e il suo interno desertico con piccoli picchi vulcanici molto affascinante.
4,5,6 ottobre
Dopo avere sistemato la barca e avere riposato partiamo con calma per una bella camminata su "montana amarilla". Attraversiamo poi a piedi, la parte occidentale dell'isola per rientrare a Caleta de Sebo, unico paese dell'isola. Anche qui la natura è potente e l'energia dei vulcani si vede e si sente.
montana amarilla sullo sfondo
Dopo un un giorno di riposo e public relation con i vicini, francesi e tedeschi noleggiamo due biciclette per visitare la parte nord orientale dell'isola fino a "Playa de la Choncas", saliamo su "Montana Bermeja" e rientriamo passando per Pedro Barba, una volta piccolo porticciolo di pescatori, ora si vocifera luogo frequentato da importanti vip in totale anomimato, chissa' anche Madonna potrebbe essere qui, noi non vediamo anima viva. Che piacevole serata in compagnia di Ruggero, bel personaggio!!! quante storie ci racconta, ha fatto di tutto nella vitsa, dal pellicciaio al raccoglitore di coralli, le sue barche hanno navigato dal Venezuela al Guatemala, da Cuba al Brasile, ha viaggiato in oriente dall'india al Vietnan.....che vita intensa la sua. Ci saluta con un gran sorriso che pare quello di un giovane esploratore!
Ruggero
giardino a pedro barba
Playa de las Conchas dalla cima bermeja
L'isoletta è più che graziosa, ci è piaciuta molto si respira un'autentica atmosfera Canaria ed il Puerto Canario è molto economico e ben servito tranne le docce che sono fredde. Chiedo perdono alla mia amica Angela se nel nostro viaggio a Lanzarote non ho voluto visitarla.
Martedì 7 ottobre alle ore 9:30 lasciamo la Graciosa per Lanzarote con navigazione di bolina nel canale del Rio e poi poco vento tranne di fronte a Lanzarote dove navighiamo a vela con genoa tangonato.
graciosa alla partenza-caleta de sebo
sullo sfondo anche il catamarano incagliato
l'isola di lanzarote -mirador del rio
Arriviamo a Puerto Calero alle ore 16:30 dopo avere percorso 36 miglia in 7 ore.
Puerto Calero è situato a sud di Arrecife, capitale dell'isola, e Puerto del Carmen. Arrecife. E' un luogo esclusivo e di lusso tutto centrato attorno alla Marina molto bella dove attraccano barche sontuose e yacht lussuosi, ideata su un progetto di Cesar Manrique, l'archittetto che grazie al suo impegno ha fatto di Lanzarote un'isola davvero unica e affascinante nominata riserva biosfera dall'Unesco.
NOTA TECNICA 1:
Puerto Calero a Lanzarote è un porto fondato poche decine di anni fa da Pepe Calero, un Canario che ha fatto fortuna in sud africa. Questo porto ha ospitato i team PUMA e quello tutto femminile di SCA delle ultime due Volvo Ocean Race per la preparazione come si vede dalla foto.
NOTA TECNICA 2:
Riguarda lo spiaggiamento di un catamerano polacco andato a scogli di notte sul lato sottovento dell'isola Graciosa, mentre noi eravamo in porto hanno lanciato un razzo a luce rossa.
Arrecife
solo 50 mt....... in vendita a 13 milioni
Sia io che Davide conosciamo bene Lanzarote, quindi ci fermiamo una sola giornata per incontrare un vecchio amico che non vedo da 9 anni: Aquilino Rodriguez Santana, un altro bel personaggio!! Trascorriamo una piacevole giornata con lui e la sua nuova compagna Cristina, runa ragazza tedesca che ha mollato tutto a Berlino per vivere con lui ormai sua "ragion di vita". Andiamo al suo nuovo tailler; è un vero alfarero che lavora il barro come da tradizioni millenarie che vengono sono veramente un patrimonio da proteggere dalla raccolta del barro alla cottura col fuoco, tutto a mano, davvero stupefacente.
aquilino e cris sullo sfondo la graciosa
alcuni suoi lavori
in pochi minuti......
ecco un vaso
Ripartiamo da Puerto Calero il 9 ottobre alle ore15:40 con destinazione punta papagayo, la punta all'estremo sud di Lanzarote, da dove poi salperemo per Fuerteventura, dove dopo avere persorso 7 miglia arriviamo in 2 ore.
Le notti all'ancora sono sempre un incanto, ci riposiamo e ci godiamo un bel mare azzurro e anche un po' di relax in spiaggia.
10 OTTOBRE
Da Punta Papagajo lasciamo l'isola di Lanzarote per quella di Fuerteventura che è la più vicina all'Africa da cui dista 97 km, questo ha permesso alle sabbie del Sahara di depositarsi sulle coste creando numerosissime spiaggie. Gli alisei estivi e le onde di marea invernali ne fanno un paradiso per surfisti. E' ritenuta la più vecchia delle Canarie ed è anche meta favorita di molti pensionati europei, sia per il clima, che per la bassa tassazione, le agevolazioni fiscali e il miglior tenore di vita, come del resto un po' tutte le isole Canarie.
Precisamente atterriamo a Corralejo dopo 8 miglia percorse dalle ore 15:45 alle ore 18.00.
Corralejo è una città situata a nord, un porto commerciale e peschereccio ormai divenuto un rinomato centro turistico con tanti ristoranti, bare spiagge ventose e dunose dove effettuare sport acquatici. La marina è un porto canario molto spartano senza docce. Ci fermiamo un notte per poter visitare il giorno seguente l'isoletta de los Lobos, parco naturale protetto con uccelli molto rari e luogo di passaggio per molte specie che migrano verso l'Africa. Camminiamo per 11 km nell'ormai “solito paesaggio vulcanico”, sempre affascinante; il piccolo porticciolo di pescatori è una poesia e ci sono due spiaggette molto belle dove il bagno è rigenerante.
isola de los lobos
piccolissimo porticciolo di pescatori con bar
vista dal barretto
paesaggio dell'interno dell'isoletta los lobos
zone importanti per la migrazione di uccelli verso l'africa
faro dell'isola
12 OTTOBRE
Si riparte alle ore 7:30 da Corralejo per Gran Trajal; la navigazione è davvero piacevole: poco vento al mattino, da mezzogiorno un bel vento di poppa ci spinge velocemente alla meta, dove arriviamo alle ore 16:00 dopo 8 ore e mezza di navigazione e 45 miglia percorse.
La costa est di Fuerteventura è poco antropizzata e il paesaggio e molto bello i colori, rispetto alla nera Lanzarote sono diversi, molto più ocra, e gialli.
alba a corralejo
pozzo negro paesello di pescatori sulla costa
arrivo a gran tarajal
Gran Tarajal! Che bella città portuale, la terza dell'isola di Fuerteventura, non troppo turistica e si respira un'autentica dimensione canarina. Il suo nome significa Grande Tamaris ovvero grandi alberi che occupavano la valle del Gran Trajal, ormai minacciati dallo sviluppo urbano.
murales a gran tarajal
E' un porto canario, la Marina è accogliente ed economica con docce fredde; il porto turistico ospita il campionato di pesca d'altura.
Il paese si trova alla foce del rio Gran Tarajal, ormai sempre in secca, ma, nel corso dei secoli, il fiume ha formato una spiaggia vulcanica lunga 1 chilometro di color grigio marrone. La città si è spansa tra due creste vulcaniche, il suo simbolo infatti è la gobba di un cammello, per le sembianze che le due creste hanno col dorso del cammello.
Sulla spiaggia si trova la casa della cultura, centro vivace di attività culturali e in fondo un ben attrezzato centro sportivo.
casa de la cultura
spiaggia di gran tarajal
come a tricase al mattino presto le casalinghe si tonificano chiacchierando in mare
Che bella cittadina di mare, tranquilla ma vivace, siamo proprio stati bene, abbiamo anche ben mangiato alla Cofradia del los Pescadores che segnaliamo per rapporto qualità prezzo ottimi.
Abbiamo anche conosciuto molti velisti: Gerard, il francese che preseguirà il suo viaggio per Capoverde, Senegal e poi in Brasile, con molta calma 4/5 anni, i polacchi invece, sono in giro da molti anni e stanziali li' da un anno. Che dire.....noi siamo i più frettolosi e il 14 ottobre riprendiamo il mare.
Abbiamo seguito le tracce di Luciana e Bruno, genitori di Davide, che hanno soggiornato qui nel 2012 e abbiamo seguito i loro preziosi consigli. Luciana è anche stata compagna delle mie navigazioni notturne, i suoi cuscini preziosi per le nostre schiene, i suoi regali utili e indispensabili.
gran tarajal dalla gobba del cammello
belle camminate sulle creste desertiche
visuale alla partenza dall'uscita dal porto
l'altra gobba del cammello
In oceano abbiamo trovato un salvagente gigante, lo abbiamo recuperato e regalato a un ragazzino che abbiamo incontrato in spiaggia, la nonna con 7 nipotini era felice.
Partiamo alle ore 12:30 per Morro Jable dove arriviamo alle 16:30 e abbiamo percorso 22 miglia.
La navigazione di gran lasco e poppa veloce sull'acqua ma meno sul GPS a causa di più di mezzo nodo di corrente contraria.
E' uno dei principali centri turistici dell'isola di Fuerteventura, si trova nella costa “sotovento” della penisola di Jandia. Il suo nome fu dato dai conquistatori Normanni “Morro” il promontorio “Jable” sabbia, per le grandi spiagge che circondano il promontorio.
belle spiagge di morro jable
caratteristico negozietto di artigianato
Un ingegnere tedesco si comprò negli anni 60 tutta la penisola e inizio' a promuovere il turismo con la costruzione di heteles; ora ne è un concentrato, belle le spiagge, ma non è un luogo che fa per noi.
Sostiamo una notte abusivamente, perchè al nostro arrivo la marina era chiusa e alle 5:00 del mattino seguente partiamo per Las Palmas di Gran Canaria.
Da quando siamo partiti dalla Graciosa il 7 ottobre ad oggi, abbiamo sempre navigato le coste orientali e siamo sempre stati ben protetti dalle isole, sempre con vento favorevole e piacevoli navigazioni di poppa. Davide nel 2012/2013 ha navigato in direzione opposta e credo che sia molto diverso e più difficile andare contro le onde ,il vento e la corrente. Ad esempio per andare dalle Canarie a Gibilterra sono stati necessari 15 giorni contro i 5 impiegati quest'anno, tre volte il tempo e quattro la fatica.
Oggi si riprende a navigare in oceano aperto direzione ovest 270° e il movimento cambia .
L'onda è lunga e sostenuta, fino a due metri, l'oceano è confuso e con poco vento quindi la nostra velocità è rallentata non avendo la forza propulsiva del vento e un motore poco potente con elica bipala.
In fondo comincio ad abituarmi all'oceano seppur le miglia sono solo 55 che percorriamo di giorno in 12 ore; si balla un po' ma diventa piacevole riprendere a navigare.
Da quando siamo usciti dallo stretto mi sono spesso lamentata di non aver più visto animali, solo gabbiani o uccelli viaggiatori e qualche pesce volante. Oggi pero' che bel regalo, ci voleva proprio per concludere, i delfini ci accompagnano, tanti bellissimi, agili, più grandi e più veloci; solo sensazioni, ma che energia, la mandiamo a tutte le persone a cui siamo affezionati e che hanno bisogno, in questo periodo difficile, che noi non dimentichiamo.
“una bella flotta” dice Gigiorello, “arrivo scortati” dice Terry. Ci volevano proprio!!
Questa è un'altra tappa fondamentale del nostro viaggio! E' un bel traguardo essere arrivati fin qui e siamo davvero contenti e soddisfatti, dimentichiamo la fatica e ci rilassiamo in questa bella città di mare.
Siamo già stati entrambi, io solo alcuni giorni con i miei amici Angela e Litalo ospiti di Alfredo che ha vissuto qui 15 anni, Davide con Sea Muffin, la precedente barca che era arrivata fin qui dall'America (sul sito potete trovare le sue avventure).
Pare che questa città abbia il miglior clima al mondo (dipartimento meteo Syracuse univercity USA).
Ora ci sono 25 gradi e si sta benissimo, è un porto franco circondato da bellissime spiagge.
Playa de las Alcaravaneras
Playa de las Canteras
ragazzini che si divertono
las canteras
La marina è eccellente, ben organizzata, forse la migliore che abbiamo incontrato fin ora. Offre tutti i servizi ad un prezzo davvero economico. Infatti ci sono moltissime barche, e la maggior parte abitate da giramondo stanziali che si sono fermi qui da tempo, per l'ottimo clima e la buona organizzazione della città , anche i taliani, appunto per la spesa davvero conveniente rispetto ai costi di una casa. E' piacevole fare lavoretti.
Dopo una settimana a Las Palmas sarebbe ora di riprendere a navigare, ma la rotta questa volta è un rientro in Italia per una decina di giorni. Per concludere alcune immagini di questa piacevole città di mare.
vista dall'autidorium
auditrium
Come tutti i centri storici anche "la Vegueta" è davvero piacevole da rivedere.
Il museo atlantico di arte moderno
Davide conclude con nota tecnica dicendo che intanto il bilancio è positivo perche nessuno si è ammalato e la barca non ha avuto seri problemi, solo piccole avarie che è riuscito a gestire senza difficoltà. Poi il tempo è sempre stato con noi clemente, nessuna tempesta e neppure un temporale. E' stato un buon apprendistato per acquistare piede marinio che perderemo fisicamente per questo rientro in Italia.
Tutto è già stato scoperto, e questa rotta era già stata percorsa, ma nella prossima parte del viaggio vedremo luoghi nuovi.
Nel confronto con altri velisti ho riscontrato l'utilità del sistema AIS e della luce stroboscopica per non farsi calpestare dalle grandi navi.
miglia 2612 percorse fin qui in 2 mesi e 9 giorni con una media di 4.8 nodi di velocità.
Allora arrivederci a novembre, siamo fiduciosi di poter rientrare nonostante i problemi attuali.
In mare non ci sono strade, della terra navigando, ne vediamo solo l'affascinante profilo e pare sempre bella.
Domani voleremo a terra.
Grazie a tutte le persone che ci hanno seguito con passione e che ci vogliono bene.
monica e davide