CAPITOLO 11
ATLANTICO 2
Eccoci alle Azzorre!
Abbiamo dedicato un intero capitolo alla traversata interrompendo così il mese di aprile e iniziando in ritardo quello di maggio, ma ci sembrava una buona idea.
10 e 11 maggio
Salpiamo l'ancora felici e contenti e andiamo al pontile galleggiante della marina di Horta dove ad attenderci ci sono sempre i mitici Tonino e Lilli e finalmente tocchiamo e baciamo terra! (su richiesta del comandante Stefano).
La Marina di Horta, è davvero molto bella con i suoi coloratissimi disegni che i marinai un tempo realizzavano a mano, come simbolo di buon auspicio. Bellissimi murales cominciati su iniziativa di un equipaggio di una barca a vela attraccata al porto di Horta. L'idea è piaciuta talmente tanto che ora la banchina di Horta è un mosaico unico con i nomi di tutte le imbarcazioni che qui sono approdate. (qui sono passati proprio tutti i grandi navigatori ad esempio noi abbiamo conosciuto bertrand Lebroc e Peter Smith) C’è persino una leggenda, che dice che l’imbarcazione che non lascia un ricordo, va incontro a cattiva sorte, quindi ci toccherà il murales!
La marina dotata di 300 posti barca, è attualmente la quarta marina oceanica più frequentata, una delle più importanti del Mondo. La sua posizione offre riparo da tutti i venti e ne fa un punto di passaggio quasi obbligatorio per le centinaia di yatcht delle più svariate nazionalità che vi fanno scalo ogni anno nei loro viaggi nel nord dell'Atlantico, e anche per le barche a vela che viaggiano dai Caraibi verso il Mediterraneo.
questo non è un dipinto ma un azulejos
12 maggio
Dopo una bella dormita con Tonino e Lilli iniziamo la visita di Horta partendo da un bel caffè a porto Pim con vista direttamente sulla spiaggia. Proseguiamo con una bella passeggata sull’antico vulcano del Monte Guia, da dove si gode uno splendido panorama sul golfo.
Al rientro abbiamo visitato la Stazione delle Balene, una vecchia fabbrica in cui venivano lavorate le loro carni. Interessante il museo e oggi che le balene non vengono più cacciate, da Faial partono numerose imbarcazioni per il whale watching, come sono cambiati per fortuna i tempi!
Che piacevole godersi questo mare e la sua natura incontaminata, colpisce molto su quest'isola la vegetazione che è di un verde cangiante è detta anche l'isola azzurra per le sue meravigliose ortensie di tutte le sfumature azzurro, lilla e blu.
L'ortensia non è un fiore originario dell'isola, ma importato. Qui ha trovato clima e terreno ideali ce ne sono ovunque e i cigli delle strade sono pieni. La fioritura è appena iniziata.
tranquillo e poetico "porto Pim" e per evitare assembramenti il caffè lo prendiamo sotto le mura
bella passeggiata al miradouro do Neptuno e salita al monte Guia
vista sul museo delle balene e tunnel di squartamento
Il museo delle balene di porto Pim è davvero interessante. l'attività inizi' nel 1942 e si concluse nel 1974, pensate che in questa fabbrica venivano prodotti 65 tonnellate di olio e 6 di carne. Vennero catturat e lavorati 1940 capodogli che produssero 44 mila barili di olio in trent'anni.
vista della città di Horta dal monte Guia
Nel pomeriggio Davide e Tonino iniziano i loro lavori e alle ore 19,30 locali i Venturieri ci dedicano un incontro in videoconferenza. E' per noi un vero piacere e un onore poter raccontare la nostra avventura intanto che le emozioni sono ancora fresche. E' sempre bello poterci rivedere anche a distanza e scambiare quattro chiacchiere. Ci lasciamo con l'intenzione di poterci presto riabbracciare.
eccoci con i "Venturieri" che speriamo di incontrare presto
13 maggio
Abbiamo noleggiato un automobile, il Pepo resterà ancora pochi giorni e partiamo subito in esplorazione dell'isola di Faial. Davide conosce molto bene le Azzorre dove la sua precedente barca “ Sea Muffin” è stata tre anni esattamente dal 2008 al 2011 quindi siamo in buone mani e per iniziare Davide ci porta a vedere il “Morro de Castelo Branco” un interessante promontorio alto 149 slm risultato da un eruzione vulcanica di circa 30 mila anni fa e riserva naturale protetta dove nidificano varie specie di uccelli.
il promontorio e la vista dall'alto
la discesa
osservatorio avifaunistico
La nostra guida prosegue il tour dell'isola verso il faro e il vulcano de Capelinhos.
L'attività vulcanica è iniziata nel settembre 1957 fino a ottobre 1958, creando una nuova parte dell'isola. Vennero distrutte 300 case nella Parrocchia di Capelo e Praia do Northe, l'eruzione causo' l'evacuazione di due mila persone che emigrarono negli Stati Uniti e in Canada. In un paesaggio arido e aspro, ma molto affascinante vi è un antico faro, un interessante museo e suggestive passeggiate.
Completiamo il giro dell'isola e rientriamo a casa perchè vogliamo festeggiare il nostro arrivo con Tonino e Lilli e la partenza di Pepo, che per l'occasione si mette in ghingheri.
eccolo il vulcano da lontano
punta in riva al mare che porta l'ononimo nome
spettacolare da qualsiasi angolazione
da Pepote a Pepuska, questo l'appellativo qui a Faial
per i suoi contatti con la mafia russa
14-15-16 maggio
Accompagniamo Pepo in aeroporto, facciamo un po' di compre poi c'è bisogno di riposo e facciamo piccoli lavoretti in barca, ma la domenica è giorno di festa. Lilli è davvero speciale nell'organizzare momenti di vero relax e piacere. Ha prenotato un pranzo in un locale tipico “da Pasquina” e l'ospite d'onore è Peter Smith.
Durante le soste nei vari porti di passaggio per le grandi navigazioni si trovano personaggi interessanti come Peter Smith, un velista di rilievo che ha percorso l'equivalente di 13 giri del mondo negli ultimi 30 anni con la sua barca in alluminio Kiwi Roa di 15 m . Praticamente un rompighiaccio. In effetti è stata l'unica barca a vela a fare il passaggio a nordovest nella stagione 2020, ossia passare dell'oceano Pacifico a quello Atlantico attaverso i ghiacci dell'Artide e in solitario. E' una cosa che è diventata possibile negli ultimi anni a causa del riscaldamento globale e dello scioglimento dei ghiacci, ma ci sono comunque ancora anni in cui il passaggio non si apre. Peter Smith ha navigato nei posti più severi del pianeta dall'Antartide al Polo Nord ed ora si prepara a tornare verso la Nuova Zelanda, sua terra natale, passando per le isole Falkland Australi , l'oceano Indiano sud , isole Kerguelen e costa ovest dell'Australia. Nonostante la sua grande esperienza è un personaggio semplice e alla mano, molto posato e disponibile.
Dimenticavo di dire che Peter è anche l'inventore dell'ancora Rocna ed aveva un cantiere in Nuova Zelanda dove produceva della ottime barche a vela simili al Contessa '32 come dimensioni e come linee. Il cantiere "Cavalier Yachts".
Nel pomeriggio visitiamo le piscine naturali di Porto de Salao, il clima di oggi non ci permette un bel bagno, ma speriamo di poterci tuffare presto e poi visitiamo anche la Praia de Almoxarife.
Davide, Tonino e Peter, davanti alla bella cattedrale dietro la spiaggia di Almoxarife
ecco la dolce Lilli sulla bella spiaggia di Almoxarife
e che ne dite del Magic?
Concludiamo la bellissima domenica, nonostante il tempo quasi autunnale con uno sguardo dal promontorio di Ponta da Espalamaca che, affacciato sul porto, ci regala una visuale molto bella sulla citta di Horta. Grazie Lilli e Tonino!
17 maggio
Abbiamo ancora l'automobile per un giorno e ne approfittimo per visitare, questa verdissima isola e facciamo il giro dell'isola al contrario ci rilassiamo sulla bellissima spiaggia nera di Faja. e torniamo per una passeggiate sulla cresta di Capelinhos. Il tempo oggi ci omaggia con un bel blu.
una barca nel bosco
verso Capelinhos
vista dalla cresta sul faro e sul vulcano
20 maggio
Come ho già detto molte volte, uno degli aspetti migliori di questo viaggio è l'incontro con le persone, naviganti e non locali, stranieri, migranti emigranti. Quante belle nuove amicizie.
I nostri dirimpettai questa volta sono francesi, per mare, io penso che la Francia sia la nazione più rappresentata tra i diportisti. Patrick e Christine sono davvero gentili e simpatici, lui introverso e delicato lei un vulcano attivo e anche comandante, sono in pensione e da anni navigano per il mondo. Hanno attraversato l'Atlantico anche loro dalla Martinica e sono diretti in Tunisia per navigare in Mediterraneo. Che bello invecchiare cosi!
Ci invitano ad andare con loro a visitare l'isola di Pico, il costo a loro non cambia e hanno piacere di stare in compagnia, la vita di coppia in barca necessita di un po' di respiro e accettiamo con piacere. All'alba prendiamo un traghetto e ad attenderci ci sarà una guida. Il tempo è inclemente, ma ci adattiamo nonostante il freddo, il vento e l'umidità, confidiamo in un'apertura pomeridiana.
L'isola di Pico, soprannominata anche "isola grigia", prende il nome dalla montagna più alta del Portogallo, 2351 metri di altitudine e terzo vulcano più grande dell'Atlantico che speriamo di salire non appena possibile.
ingresso del porto di Madalena
grande piscina naturale a Madalena
eccoli i nostri amici francesi Patrik e Christine
il terreno di Pico è ricco di nutrimenti e insieme al microclima, al duro lavoro dei suoi abitanti che hanno costruito muretti a secco, hanno fatto si che le viti del vitigno Verdelho abbiano trovato ottime condizioni per maturare. Il paesaggio e un susseguirsi di vigneti che nel 2004 l'UNESCO ha inserito nei Patrimoni dell'umanità.
antiche coltivazioni dell'isola
spettacolare dracena
Lajes de Pico è la zona più anticamente abitata dell'isola ed ha una forte tradizione di pesca. In passato centro di caccia alle balene. Visitiamo il museo che custodisce antiche barche da caccia e tutti gli strumenti e macchinari per la caccia e tutto il procedimento di lavorazione delle carni e di estrazione dell'olio. Fortunatamente oggi non si cacciano più ma si esce in mare per fotografarle e osservarle. Uno shoccante video-documento sulla caccia alle balene introduce alla visita.
FOTO LAJES DAVIDE
Uno dei più grandi condotti lavici visitabili al mondo è la Gruta Das Torres che si estende per 5 km ricca di stalagtiti, stalagmiti e pareti striate. Incredibile
ingresso del cono vulcanico
parete striata
Modigliani è passato di qui
L'arcos de Cachorro e un'impressionante formazione rocciosa ovviamente vulcanica, perforata da numerose grotte e cunicoli dove l'acqua del mare entra impetuosa.
Prima di riprendere il traghetto c'è tempo per un buonissimo gelato e una visita alla cittadina portuale di Madalena.
S. Maria Madalena
ma che bel pesciolino
riusciamo anche a visitare una cantina
bellissime piscine proprio in città con annesso bar che ha vinto il premio di bar più bello del mondo
finalmente il bel tempo arriva ed è ora di riprendere il traghetto, ci è piaciuta molto l'isola diPico
Ecco a voi Horta, capitale dell'isola di Faial
Museo di Horta, ubicato nell’ex Collegio dei Gesuiti, al cui interno sono ottimamente conservate collezioni di documenti, etnografia, oltre a fotografie e opere d’arte
ufficio postale
bellissimo il teatrino che funziona anche come cinema
enfante don Enrique conosciuto come "el navegador" a cui è dedicata la piazza
Peter bar, una vera e propria istituzione. Luogo di ritrovo di marinai e lupi di mare del passato, per tutti i navigatori di oggi è d'obbligo una sosta, si mangia e si beve bene e si respira ancora un'atmosfera di grandi e belle avventure.
I marciapiedi del centro storico di Horta davvero meritano uno "occhio di riguardo"
In un'isola così verde non potevano mancare le mucche che meritano una sezione dedicata al mio amico Viviano,anche lui ci potrebbe vivere qui! Il buon latte e i buoni formaggi non ci sono solo da noi. Pare di essere in Trentino o in Svizzera.
24 maggio grigliata
26 maggio museo
28 maggio
Situata nel centro geografico di Faial, la Caldeira è un enorme cratere vulcanico dal diametro di due chilometri. La raggiungo in autostop da sola e Davide in bicicletta.Spesso è circondata dalla nebbia, ma oggi il tempo sembra essere clemente. Sulla Caldeira vi è una vegetazione lussureggiante: vi si trovano diversi alberi come cedri, ginepri e faggi, mentre a terra vi sono felci e muschi, è circondata inoltre da ortensie che pero' purtroopo non sono ancora fiorite quassù, ma posso immaginare tra un mesetto lo splendore. La circonferenza del cratere è lunga circa 8 chilometri e consente di ammirare la zona da diverse angolazioni e di seguito potete anche voi ammirare qualche scorcio.
L'isola di Pico dai Miradouro verso la Caldera
tratti di sentiero che circondano la caldeira
belle foreste che circondano la caldeira
29 maggio
giornata di relax ma ci teniamo a presentarvi Dino e Miri che dalla loro pizzeria viaggiante "La Piovra" sfornano ottime pizze. Amici di Tonino e Lilli sono una coppia davvero simpatica, molto gentili e disponibili è un vero piacere averli incontrati.
Dopo la miglior pizza del nostro anno sabbatico finalmente anche il primo film in galleria del nostro grazioso teatrino, un vero piacere ritornare al cinema.
30 maggio
Dopo il rituale del caffè a Porto Pim con Tonino e Lilli, al rientro il mare è invitante e, in quattro e quatr'otto, Carisma prende il largo per una piacevolissima veleggiata verso Pico. In una giornata ventosa e soleggiata ci gustiamo una regata di differenti categorie.